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Cézanne al Palazzo Reale di Milano

Una mostra densa di emozioni e di opere per comprendere la figura del grande maestro originario di Aix-en-Provence e della sua straordinaria e personalissima maniera pittorica.

Tenace e solitario, inventore di un linguaggio unico, ma riconoscibile, frutto di una ferrea disciplina, dotato di una eccezionale intelligenza visiva, che lo porta a trasfigurare la visione oggettiva della realtà con una pittura armonica ed essenziale. Paul Cezanne fu poco compreso durante la sua vita, ma influenzò notevolmente i movimenti artistici successivi, dal Cubismo al Surrealismo. Il filo conduttore dell’intera esposizione, allestita a Palazzo Reale, riguarda l’attività di Cézanne in Provenza. Seguendo la biografia dell’artista e intrecciandone le tematiche più care e congeniali, si va dalle prime opere realizzate attorno al 1860, passando per i magnifici ritratti di amici, familiari e gente comune, arrivando ai paesaggi, dapprima vicini agli impressionisti, poi superati in una visione più concreta e definita con le celebri nature morte, dove il maestro porta all’estremo la sua ricerca di essenzialità nel colore e nei volumi, sino agli ultimi straordinari dipinti degli inizi del Novecento. La sua è una produzione che si divide tra l’attività en plein air, e lavori in studio, dove crea soprattutto i ritratti o le nature morte, ma dove in realtà spesso rielabora, rifinisce e sviluppa i temi cominciati all’aperto. La mostra inizia con il celebre Portrait de l’artiste del 1875, dove il giovane Cézanne ci guarda fisso, e ci invita al viaggio, ad entrare nel suo mondo . Ci si ritrova così a percorrere le sue passeggiate nella campagna provenzale, a guardare con i suoi occhi la natura circostante, le persone incontrate, gli angoli scelti per il suo lavoro. Seguono i bellissimi dipinti murali eseguiti da Cézanne per la casa paterna tra il 1860 e il 1861, prove pittoriche di grande qualità, dove sono presenti echi della tradizione classica francese. Quattrocento le opere realizzate per dar prova al padre , che lo voleva avvocato, delle proprie doti artistiche. Si arriva poi alle splendide nature morte, irripetibili nelle forme, nei colori, nelle composizioni, indagate nei minimi particolari, spesso utilizzando fiori e frutta di carta perché non si rovinassero nelle lunghe sedute, dove Cézanne studiava e ristudiava i suoi soggetti per poi rielaborarne la visione. La parte finale della mostra è una sequenza spettacolare con gli ultimi lavori dei primi anni del Novecento.

Dal 20 Ottobre al 26 Febbraio 2012

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Milano, Palazzo Reale, piazza Duomo, 12
Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7,50 euro

Emanuela Maisto