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Mostra del cinema di Venezia, il trionfo del Faust di Sokurov e tutti gli altri premiati

Vince un russo, trionfa il cinema orientale ma anche per gli italiani Crialese e Lombardi il riconoscimento internazionale

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Si è chiusa sabato 10 settembre la 68a edizione della Mostra del cinema di Venezia, che quest’anno ha visto una giuria presieduta dal regista Darren Aronofsky, assegnare il Leone d’oro al film Faust del regista Alexander Sokurov. Una rilettura della celebre opera di Goethe in cui, come noto, il protagonista vende la propria anima al Demonio in cambio di sapienza, potere e giovinezza, per poi essere sopraffatto dal suo continuo sforzo di superare i limiti e non appagarsi mai in nessuna situazione. Il regista russo, pur se poco conosciuto al grande pubblico, è molto apprezzato da cinefili e critici di tutto il  mondo per aver firmato film come Madre e figlio, Arca russa, Alexandra, e la cosiddetta trilogia sul potere rappresentata dai film Moloch, Taurus e Il sole, rispettivamente sulle figure di Hitler, di Lenin e dell’ imperatore Hirohito.

Tra i ventitre film in concorso, quest’anno la giuria ha dimostrato un particolare apprezzamento per il cinema d’Oriente, conferendo il Leone d’argento per la migliore regia al regista cinese Shangjun Cai con il film Ren Shan Ren Hai (People Mountain People Sea), la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Deanie YIP nel film Tao Jie (A simple life) di Ann HUI, e il premio Marcello Mastroianni per i giovani attori emergenti ai giapponesi Shota Sometani e Fumi Nikaido, protagonisti di Himizu di Sion Sono.

Al contrario dello scorso anno, questa volta il cinema italiano non è rimasto a bocca asciutta grazie al Premio Speciale della Giuria assegnato per il film Terraferma al regista Emanuele Crialese, al riconoscimento del Leone del Futuro per la migliore opera prima al film La-bas di Guido Lombardi, e al Leone d’Oro alla carriera conferito a Marco Bellocchio.

Anche il cinema britannico è stato tra i premiati dalla giuria di questa edizione: la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è andata a Michael Fassbender per la sua recitazione nel film Shame di Steve McQueen, e l’ Osella per la miglior fotografia a Robbie Ryan per il film Wuthering Heights di Andrea Arnold.

Osella per la migliore sceneggiatura a Yorgos Lanthimos e Efthimis Filippou per il film Alpis (Alps) di Yorgos Lanthimos, mentre se ne vanno a mani vuote, nonostante la buona accoglienza del pubblico, George Clooney e le sue Idi di Marzo, Kate Winslet protagonista del film di Roman Polanski Carnage, e William Friedkin con la sua pellicola Killer Joe.

Tra le presenze in laguna di questa edizione, si ricorderanno quella della material girl Madonna alla serata di presentazione del suo secondo lavoro da regista sulla storia d’amore complessa e chiacchierata tra Edoardo VII e Wallis Simpson, il film fuori concorso W.E., e quella del grande attore e regista Al Pacino che è stato protagonista di uno dei momenti più apprezzati dal pubblico e ha ricevuto il premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award 2011 dalle mani di Jessica Chastain, l’attrice interprete di Wilde Salome, il suo ultimo film da regista, proiettato anch’esso fuori concorso alla Mostra.

L’appuntamento con il cinema in laguna è per il prossimo anno, mentre le critiche che ogni anno seguono le scelte delle giurie è rimandato ai risultati dei box office.

Michela Romoli