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Il MAXXI vede la luce: il nuovo grande museo delle arti del XXI secolo

MAXXI

 

Grandi personalità presenti alla conferenza stampa per l’apertura al pubblico: dal presidente della fondazione, Pio Baldi, ai Ministri Matteoli e Bondi; dall’assessore alla cultura di Roma, Croppi, all’architetto che ha progettato la struttura, Zaha Hadid. Pio Baldi, Presidente della fondazione MAXXI, è il primo ad intervenire durante la conferenza stampa tenutasi Giovedì 12 Novembre, in occasione della prima apertura del nuovo Museo delle Arti del XXI secolo:
“Ben 11 anni fa nacque un’idea che è rimasta all’interno del Ministero dei Beni Culturali per tutto questo tempo”.
A Maggio ci sarà l’inaugurazione con la prima mostra espositiva. Invece nei prossimi giorni ci sarà uno spettacolo di danza contemporanea con Sasha Waltze”.
Altero Matteoli Ministro delle Infrastrutture, sulla stessa linea del Presidente, afferma: “All’inizio del ‘98 era vivo solo il progetto di un nuovo museo di Arte Contemporanea. Si sono poi susseguiti ben sei Governi e questo ha posticipato sempre più la realizzazione di questa bellissima struttura. Nei governi ci deve essere continuità istituzionale per dare vita a tutti quei progetti che ancora sono rimasti sospesi.” Ritornando poi al MAXXI, afferma:” Siamo di fronte ad un’opera gigantesca che dà la sensazione dell’immensità.” Afferma il Ministro, che continua:”Roma ha vissuto di rendita, ora siamo in condizioni di inaugurare un’opera del 2000, dell’era moderna, per le future generazioni. Spero non sia l’arrivo ma il punto di partenza per realizzare in Italia altre opere di questo tipo”.
Non mancano quindi riferimenti al MACRO, altro importante museo di Arte Contemporanea di Roma : “MAXXI e MACRO”, continua il Presidente della fondazione,” dovranno condividere insieme progetti e interventi nella città”.
Infatti fra qualche mese verrà inaugurata anche la nuova ala del MACRO, un’estensione del museo già esistente che porta, anche questa , la firma di un architetto donna, la francese Odile Decq.
Grande è stato il successo anche nel giorno dell’inaugurazione del MAXXI, Venerdì 14 Novembre, con Sasha Waltze, coreografa d’eccezione che ha proposto delle installazioni ispirate alle linee fluide del museo, che si è animato nei corpi dei danzatori e dei musicisti, all’insegna dell’interdisciplinarità della struttura, dando luogo ad un coinvolgente spettacolo itinerante. Il progetto, intitolato “Daloge 09, Deconstruction”, ha coinvolto il pubblico ed ha reso l’idea della grandezza dei nuovi spazi espositivi, ideati dall’architetto Zaha Hadid.
Il percorso è stato ben lungo! Nel 1998 il Ministro della Difesa cede l’area di una ex  caserma in Via Guido Reni 4, al MIBAC, che programma la realizzazione di un Centro Nazionale per le arti contemporanee. Nel 1999 l’architetto anglo-irachena Zaha Hadid e il suo team vincono il concorso internazionale per la progettazione del Museo. Nel 2003 hanno inizio le demolizioni della caserma e il 20 Marzo c’è l’avvio ufficiale del cantiere. Trascorreranno poi 6 anni, e bisognerà aspettare il 2009  per l’apertura ufficiale al pubblico. Ma ne è valsa sicuramente la pena!
Presente alla conferenza, prende poi la parola Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma: “Roma ha una storia plurimillenaria. Ma perché il contemporaneo solo adesso? La storia di Roma, in realtà, è stata sempre contemporanea e ora recupera anche la post contemporaneità che negli ultimi anni aveva perso.”, e continua: “Roma si doterà a breve di una delle piattaforme più grandi al mondo di arte contemporanea anche grazie ad una struttura come il MACRO. Il percorso che si conclude oggi è stato interistituzionale”. Lasciando poi la parola a Sandro Bondi Ministro per i Beni e le Attività Culturali: “Oggi è un giorno di grande gioia!
Il museo apre i suoi spazi ai cittadini di Roma e del mondo. Questo museo è già di per se un’opera d’arte di grande valore che si aggiunge alle altre bellezze, non solo della capitale ma di tutta l’Europa. Il progetto prevede una mostra permanente di arti visive, ma sarà anche un  centro culturale d’eccellenza, in mano ad una fondazione capace, che ha come presidente Pio Baldi”. Conclude: “Tutti i ministri che si sono susseguiti hanno avuto come priorità il completamento di questo museo. Noi abbiamo grande interesse per l’arte contemporanea e spero che il Parlamento approvi il disegno di legge che ho proposto sulla qualità architettonica, al fine di favorire gli enti locali nel ricercare tra i propri artisti progetti per l’utilizzo , con lo sviluppo architettonico, dei propri spazi urbani”.
La conferenza si conclude con le parole dell’acclamata Zaha Hadid, prima donna architetto vincitrice nel 2004 del Pritzker Prize , e nei giorni scorsi del Praemium imperiale Japan Art association, che chiude dicendo: “Per me è incredibile trovarmi qui oggi. La prima volta che sono venuta a Roma avevo 10 anni e uno dei vantaggi di questo lunghissimo percorso, è di aver potuto vedere più volte Roma. Questo Museo deve essere concepito come un progetto, è un nuovo modo di rapportarsi con lo spazio. Quando nel ’99 seppi del bando , ero entusiasta e la prima domanda che mi feci era se bisognava conservare l’edificio preesistente. Il tema dell’intera struttura è sicuramente quello della fluidità. È un nuovo progetto urbano, un campo che deve ospitare nuovi progetti
Si inserisce nel tessuto urbano, fa parte della stratificazione su più livelli della città stessa.” Conclude poi affermando: “Terrò d’occhio tutto quello che riguarda la struttura nel corso del tempo!”
Infine ringrazia tutto il suo team e soprattutto il suo più stretto collaboratore: “Nulla si sarebbe potuto realizzare senza il supporto di Patrick Shumacher” partner del suo studio che, insieme a lei, ha progettato il museo.

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 Emanuela Maisto
 Urloweb.com