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L’Italia investe sul cinema

cinema macchina

400 milioni l’anno sulle produzioni italiane

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L’APPROVAZIONE DEL CDM – Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il Ddl “’Disciplina del Cinema, dell’Audiovisivo e dello Spettacolo”. Con questo atto, collegato alla manovra finanziaria del Governo, si punta a migliorare il sistema di finanziamento pubblico per il cinema italiano. “Il Governo modernizza il proprio impegno a favore del cinema italiano e aumenta i finanziamenti del 60% – così il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini dopo l’approvazione – Il disegno di legge prevede la creazione di un fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva”.Si garantirebbero quindi risorse per circa 400 milioni di ero l’anno, assieme a “strumenti automatici di finanziamento con forti incentivi per giovani autori e per chi investe in nuove sale e a salvaguardia dei cinema, dei teatri e delle librerie storiche”. 

RINNOVARE IL SETTORE – “Questo provvedimento – aggiunge Franceschini – interviene in modo sistemico sulla disciplina del settore cinematografico e della produzione audiovisiva, razionalizzando e introducendo un nuovo meccanismo di attribuzione degli incentivi statali con ingenti risorse in più. Un intervento di riforma da lungo tempo atteso che riconosce il ruolo strategico dell’industria cinematografica, veicolo formidabile di formazione culturale e di promozione del paese all’estero”.

LE PRINCIPALI NOVITÀ – Viene creato il “Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e l’audiovisivo”, per sostenere gli interventi per il cinema e l’audiovisivi attraverso incentivi fiscali e contributi automatici che unificano le attuali risorsE. Il fondo è alimentato, sul modello francese, direttamente dagli introiti erariali già derivanti dalle attività di: programmazione e trasmissione televisiva; distribuzione cinematografica; proiezione cinematografica; erogazione di servizi di accesso ad internet da parte delle imprese telefoniche e di telecomunicazione. La nuova Legge Cinema abolisce le commissioni ministeriali per l’attribuzione dei finanziamenti in base al cosiddetto ‘interesse culturale’ e introduce un sistema di incentivi automatici per le opere di nazionalità italiana. La quantificazione dei contributi avviene secondo parametri oggettivi che tengono conto dei risultati economici, artistici e di diffusione.

LE SALE STORICHE – Viene inoltre agevolato il riconoscimento della dichiarazione di interesse culturale che può avere ad oggetto anche sale cinematografiche, sale teatrali e librerie storiche. Questo consente che per favorire la conservazione e la valorizzazione delle sale storiche è possibile apporre il vincolo di destinazione d’uso. Il Governo è infine delegato a realizzare entro un anno il “Codice dello spettacolo” dove confluiranno la riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche e il riassetto di tutti gli ambiti dello spettacolo: dal teatro, alla prosa, alla danza, agli spettacoli viaggianti e alle attività circensi.