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La Galleria Nazionale d’Arte Moderna rende omaggio all’Arte Povera

Anche l’arte festeggia i 150 anni dell’Unità d’Italia con otto mostre in tutta la penisola che rendono omaggio all’Arte Povera: a Roma l’appuntamento è alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna

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In occasione del nuovo allestimento della Galleria nazionale d’arte moderna, che prevede una fase di radicale riordinamento delle collezioni visibili al pubblico, una particolare attenzione sarà dedicata all’Arte Povera.
La mostra si inserisce nell’ambito del circuito di musei d’arte moderna e contemporanea italiana , che da settembre 2011 fino al 4 Marzo 2012, partecipano alla mostra-evento Arte povera a cura di Germano Celant. Il corpus presente alla GNAM, ricostituito per quest’occasione, è estremamente significativo, sia per quantità sia per qualità, e comprende opere di Alighiero Boetti “Mimetico” (in prestito dal MAXXI), Luciano Fabro “Buco”, Giulio Paolini “Ennesima”, Giuseppe Penone “Spoglia d’oro su spine d’acacia”, Michelangelo Pistoletto “I visitatori”, Jannis Kounellis “Z-44”; “Senza titolo 1966” e Gilberto Zorio “Senza titolo 1967”.

Sarà inoltre visibile al pubblico il nucleo monografico di Pino Pascali, attraverso l’esposizione di 20 delle 27 opere in collezione. L’iniziativa ha come fulcro il movimento nato nel 1967, una corrente che ha le sue radici nell’ambito dell’arte concettuale in aperta polemica con l’arte tradizionale, della quale rifiuta tecniche e supporti per fare ricorso a materiali “poveri” come terra, legno, ferro, stracci, plastica, scarti industriali. Si caratterizza per il rifiuto di mezzi espressivi tradizionali (pittura, scultura) e l’impiego, viceversa, di materiali “non artistici”, “poveri” appunto, naturali, organici e industriali. Pur distinguendosi ciascun artista per una propria e originale poetica, molti degli esponenti del movimento sono accomunati dall’interesse per la dimensione energetica e vitale dei materiali.

Nell’atteggiamento di negazione e dissacrazione dell’arte povera, c’è in realtà una volontà di riappropriarsi di valori primari della vita: il senso della terra, della natura, dell’energia pura, della storia dell’uomo. Attualissimo, per altro, il concetto dell’uso dello scarto . Ma la GNAM non sarà l’unico palcoscenico. Infatti il progetto si presenta su scala nazionale, mostrando gli sviluppi storici e contemporanei di questa ricerca distribuendo le varie fasi e i singoli momenti linguistici in differenti luoghi: dal Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Rivoli-Torino, alla GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, al MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, dal MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, dalla Triennale di Milano al Teatro Margherita di Bari. L’intera operazione, per l’ampiezza dei contenuti e per il numero delle istituzioni coinvolte (8 tra musei e enti culturali) ha le caratteristiche di un fatto eccezionale e si può considerare il progetto espositivo più importante mai realizzato su un movimento chiave dell’arte contemporanea italiana. Nella storia delle grandi mostre internazionali questo evento, dal forte impatto espositivo e mediatico, si pone simbolicamente come un insieme rappresentativo del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. Nord e Sud saranno uniti in una “maratona” dell’Arte Povera attraverso il linguaggio di importanti artisti contemporanei.

Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Orari: martedì – domenica dalle 8.30 alle 19.30
(la biglietteria chiude alle 18.45)

Chiusura il lunedì.
Biglietti: intero 10 €, ridotto 8 €.
Informazioni: 0632298221

 

Emanuela Maisto