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Congegni e meccanismi di Castel S. Angelo

castel sant angelo

Le misteriose invenzioni di Zenobio Savelli

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Castel S. Angelo è l’imponente monumento di Roma, situato sulla sponda destra del Tevere, che ogni giorno accoglie tanti visitatori. Forse non tutti sanno che al suo interno sono stati inseriti alcuni geniali meccanismi.

Diversi secoli fa all’interno del castello fu fatto costruire un montacarichi che funzionava tramite dei contrappesi di piombo. Con il passare del tempo il macchinario non fu più utilizzato così nacque l’idea di trasformarlo in un ascensore, chiamato “sedia matematica”, in cui trovavano posto comodamente due persone che, in questo modo, potevano muoversi tra i piani della costruzione senza utilizzare le scale.

A realizzare l’invenzione fu il duca Zenobio Savelli, vicecastellano di Castel S. Angelo, famoso per il suo ingegno e la sua passione per i meccanismi. Lo stesso duca infatti fece realizzare due orologi per il castello, uno dei quali in grado di indicare le fasi lunari grazie a delle sfere e la direzione del vento tramite delle banderuole. Entrambi furono pagati con i proventi del Gioco del Lotto. Un’altra intelligente idea del Savelli fu quella di ricavare una sorta di cella frigorifera nei sotterranei della fortezza in cui conservare la neve allo scopo di mantenere i cibi più a lungo nella stagione calda.
Nel pavimento della Sala di Apollo è possibile vedere diverse botole. Una più grande era probabilmente utilizzata per l’ascensore del duca Savelli, un’altra più piccola era forse uno sfiatatoio della scalinata, ma il suo aspetto lascia supporre che sia stata usata più volte per far sparire gli ospiti indesiderati.

All’interno del castello fu inserita anche una stufetta che produceva aria calda con la quale, tramite una speciale intercapedine che girava intorno alle pareti, riscaldava anche l’acqua destinata alla vasca da bagno presente nel decoratissimo bagno di Clemente VII chiamato appunto anche “stufetta”.

Massimiliano Liverotti