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Curiosita’ sui gladiatori

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Lo spettacolo dei gladiatori era molto apprezzato nell’antica Roma.
Sembra tuttavia che ancora non sia del tutto chiaro come siano nato. Secondo antiche fonti il primo scontro tra gladiatori a Roma si fece nel 204 a.C. in occasione del funerale di un importante uomo aristocratico, molto tempo prima che fossero introdotti nelle arene, e si pensa che inizialmente lo scopo di questi combattimenti fosse il sacrificio umano agli spiriti dei defunti.

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In passato le donne subirono il fascino di quei combattenti, come confermano alcuni graffiti a Pompei che parlano di un gladiatore soprannominato “ il tormento delle fanciulle “.
Giovenale racconta di Eppia, moglie di un senatore, fuggita con un famoso gladiatore chiamato Sergiolus nonostante costui non fosse proprio un bell’uomo. Infatti aveva cicatrici in tutto il corpo, gli occhi pesti, il naso deformato dall’elmo e un bozzo sul mento.
Tutti coloro che sono diventati gladiatori lo hanno fatto per i più disparati motivi: potevano essere schiavi che, per punizione, venivano venduti dai loro padroni alla scuola di gladiatura, oppure prigionieri di guerra condannati a morte. Potevano essere anche uomini liberi, ex legionari o semplici amanti dell’avventura. Vi furono anche delle gladiatrici ma il combattimento tra donne fu vietato dall’imperatore Adriano.
A proposito di gladiatori vi è poi un falso storico, talvolta viene da citare la famosa frase “ Ave Caesare, morituri te salutant” (coloro che stanno per morire ti salutano) pensando sia stata pronunciata più volte nell’arena ma non è così. È accaduto infatti una sola volta, nel 52 d.C. nel corso di una naumachia dai condannati a morte che avrebbero dovuto interpretare la battaglia navale. Claudio rispose “Forse”. Tutti lo interpretarono come un ordine che dava loro la libertà di non combattere e Claudio dovette ricorrere ai soldati armati per convincerli ad iniziare il combattimento.

Massimiliano Liverotti