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Curiosità sul Venerabile Beda

misteri 136 - Beda

‘Quando cadrà il Colosseo cadrà anche Roma’

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Tra i tanti motivi per cui il venerabile Beda è ricordato, vi è la predizione a lui attribuita secondo cui “finché starà il Colosseo starà Roma, quando cadrà il Colosseo cadrà anche Roma e quando cadrà Roma cadrà il mondo”. Secondo alcuni studiosi la profezia sarebbe precedente ai tempi di Beda in quanto farebbe riferimento non all’anfiteatro, ma al Colosso di Nerone che vi era affianco, in seguito dedicato al Dio Sole e quindi al destino del mondo. Il monumento era già stato distrutto ai tempi di Beda, forse durante le invasioni gotiche.

Beda nacque intorno al 673 nell’Inghilterra settentrionale e trascorse gran parte della sua esistenza in due monasteri della zona, i cui fondatori avevano portato un gran numero di importanti testi da Roma. Il monaco fece buon uso delle opere nella preparazione dei suoi tanti scritti, i quali ebbero talmente successo che, due generazioni dopo il suo decesso (avvenuto intorno al 735), gli fu attribuito il titolo di “venerabile”. Su tale attribuzione esiste una leggenda: alla sua morte un sacerdote doveva comporre un epitaffio per la lapide di Beda, ma non sapendo quali parole usare, lasciò lo spazio vuoto. Di notte un angelo scese dal cielo e vi scrisse “venerabilis”.

Diversi libri furono diffusi come sue opere postume. Tuttavia non è difficile separarli dai veri testi di Beda, in quanto il monaco nella sua opera “Storia Ecclesiastica”, scritta quattro anni prima di morire, inserì l’elenco dei suoi scritti.
Tra le opere di Beda vi è il trattato “De natura rerum” dove in 51 paragrafi ripete quanto detto secoli prima da Plinio sulla forma sferica della Terra, la maggiore grandezza del Sole rispetto alla Terra ed altri argomenti. Afferma, come già fatto da Plinio, che la Luna è più grande della Terra. Alcuni esperti ritengono che Plinio abbia frainteso il papiro di Eudosso, l’astronomo greco, le cui opere sono alla base dei lavori di tanti studiosi importanti.

Massimiliano Liverotti