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La chiesa di San Silvestro al Quirinale

Una meraviglia di Roma situata sul colle del Quirinale, nel rione Trevi, in via Ventiquattro Maggio

 

Si ebbe notizia di questa chiesa sin dal 1030, ma venne riedificata fin dalle fondamenta tra il 1524 e il 1527 sul luogo di una chiesa medievale che Papa Giulio II aveva concesso in affidamento ai frati domenicani della congregazione di San Marco.

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Intorno alla seconda metà dell’Ottocento, a causa dei lavori di ampliamento e di abbassamento del livello stradale, vennero demolite le prime campate dell’antica chiesa medievale per ricostruire la facciata in stile tardo rinascimentale.

L’interno è a croce latina ed ha una navata unica. Si presenta ricco e armonioso, con conservati alcuni gioielli di epoca rinascimentale. Entrando lo sguardo del visitatore non può non essere colpito dal bellissimo soffitto a cassettoni lignei, intagliato e dorato. Subito dopo non si può non soffermarsi sul presbiterio a volta, riccamente affrescato e decorato in quello che era il gusto tardo cinquecentesco. L’opera porta la firma dei fratelli Alberti. Tali affreschi erano tipici del periodo, ma era più facile trovarli in ville e case private. Qui ci si trova di fronte, probabilmente, a uno dei primi esempi di pittura in prospettiva applicata nelle volte di una chiesa, utilizzate quindi per un ambiente sacro.

San Silvestro al Quirinale, inoltre, è ricca di altre opere d’arte. Nella prima cappella a sinistra si cammina su uno stupendo pavimento a piastrelle maiolicate, attribuito a Luca della Robbia. Sulle pareti si possono osservare degli affreschi con graziosi paesaggi e fasce decorative di Polidoro, di Caravaggio e di alcuni dei suoi collaboratori, con scene della vita di Santa Caterina. Le caratteristiche degli stessi sono essenzialmente rinascimentali. Sulla volta si trovano gli affreschi del Cavalier d’Arpino, con scene della vita di Santo Stefano, databili verso la fine del XVI secolo.

Molto interessante è la Cappella Bandini, nel transetto sinistro, costruita nel 1585, ornata da pitture del Domenichino e da pregevoli statue dell’Algardi. Essa conserva la Madonna del Latte, un grazioso dipinto del XIII secolo.

Da questo luogo si accede ad una seconda cappella a destra dove si incontravano spesso lo scultore Michelangelo e Vittoria Colonna e dove alcuni pensano che si riunissero, intorno alla metà del Cinquecento, alcuni personaggi del mondo culturale romano in una specie di congregazione religiosa, dove si discuteva delle riforma interna della Chiesa.

Emanuela Maisto