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La Chiesa di Sant’Agata a Trastevere

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La Chiesa di Sant’Agata, nel cuore di Trastevere, è dedicata alla martire protettrice di Catania e venne fondata, secondo la tradizione, da Gregorio II sulla propria casa, dopo la morte della madre del pontefice stesso.

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Per questo è presumibile che la data della sua edificazione sia il 716 d.C.  La tradizione narra che Sant’Agata venne denunciata come cristiana da un suo corteggiatore respinto, il console Quinziano, durante la persecuzione operata dall’Imperatore Decio nel 251 che portò la Santa ad essere condannata e, dunque, arsa viva. Nel 1375 Papa Gregorio XI concesse la chiesa ai Dottrinari, i padri che insegnavano ai fanciulli poveri la dottrina cristiana, oltre che impartire lezioni di lettura e scrittura. Sotto Benedetto XIV, invece, la chiesa venne rifatta dalle fondamenta e fu concessa all’Oratorio della Madonna del Carmine. Dopo ciò qui venne trasportato il venerato simulacro della Vergine del Carmelo, popolarmente della “La Madonna dei Noantri”. Il culto per la Vergine del Carmelo a Roma risale ad un’epoca poco successiva al 1535, anno in cui venne rinvenuta nei pressi della foce del Tevere, all’altezza di Fiumicino, una grande statua di legno rappresentante la Madonna. Essa venne consegnata dai marinai ai frati carmelitani della basilica di San Crisogono, che riconobbero in essa la Vergine alla quale era dedicato il loro ordine. L’effige divenne la protettrice di tutti i trasteverini e venne poi trasferita, all’inizio del Seicento, in un oratorio fatto edificare appositamente da Scipione Borghese, dove rimase fino al 1890. Successivamente venne sistemata nella Chiesa di San Giovanni dei Genovesi per poi essere definitivamente posta nella Chiesa di Sant’Agata. Da essa l’effige esce esclusivamente il sabato successivo al 16 luglio, il giorno in cui è stata programmata la sua festa celebrativa. Durante questo evento la statua viene ricoperta di abiti preziosi e gioielli donati dai fedeli e, con una caratteristica e tradizionale processione, percorre il tragitto compreso fra Sant’Agata e San Crisogono, dove resta per otto giorni in cui avviene il solenne ottavario di adorazione. Nel giorno del trasferimento si celebra la festa dei Noantri che soprattutto in passato ha rappresentato un momento dell’estate celebrato da tutta la popolazione romana. La processione, infatti, era (ed è ancora, in realtà) un momento molto importante per la Capitale. La statua della Vergine viene portata in spalla da robusti raccoglitori di cicoria, quasi tutti originari di Frosinone. Nella tradizione il popolo, dopo aver seguito la celebrazione, si riversava nelle piazze e nei vicoli del rione dove venivano sistemati tavolini all’aperto per la mescita del vino. La festa, ancora oggi, si conclude con uno spettacolo pirotecnico, grazie ai fuochi d’artificio sistemati sul terrazzo del Giardino degli Aranci sull’Aventino.

Emanuela Maisto