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Un Robin Hood nella Roma antica

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Scritti antichi, come quelli di Dione Cassio, ci riportano alcune mirabolanti imprese del capobrigante Bulla Felix (un soprannome che letteralmente significa “bolla fortunata”) a capo di una banda di seicento uomini che imperversò in Italia per due anni agli inizi del III secolo d.C., bloccando i viaggiatori nelle strade che conducevano a Roma, assaltando i carri merci e depredando le ville dei ricchi.

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Furono inviati vari drappelli alla ricerca del ladro, ma lui sfuggì sempre alla cattura per mezzo di una vasta rete di spie che lo teneva informato anticipatamente sulle mosse dei suoi persecutori. 

Durante i loro colpi portavano via solo una parte dei preziosi e rilasciavano subito le vittime. In seguito il bottino veniva generosamente distribuito ai poveri.
Quando due suoi uomini furono arrestati e destinati alle belve, Bulla Felix entrò in carcere, fingendosi un magistrato, e riuscì a liberarli. Una volta ingannò un centurione fingendosi un informatore e dicendogli che conosceva il covo dei briganti. L’attirò in un nascondiglio e gli tagliò la testa. Un’altra volta ancora prese in ostaggio il capo dei centurioni e ordinò ai suoi uomini di tagliargli i capelli. Gli disse: “Va a dire ai tuoi padroni di trattare meglio i loro servi, perché non facciano i briganti” e lo lasciò andare.
In breve ai suoi tempi divenne famoso per essere una sorta di bandito romantico dell’antica Roma venendo paragonato in seguito a Robin Hood. Bulla Felix era anche il simbolo di una lotta sociale tra ricchi e poveri.
Fu infine catturato quando l’imperatore Settimio Severo inviò sulle sue tracce un distaccamento di cavalleria dell’esercito, impegnato in Britannia in guerre di frontiera.
Le truppe imperiali scoprirono che Bulla Felix aveva una relazione con la moglie di un altro brigante e si assicurarono la collaborazione della donna promettendole l’immunità del marito. Riuscirono a catturarlo in una grotta mentre dormiva. Finì sbranato vivo dalle belve nell’anfiteatro.
Bulla Felix tuttavia fu un’eccezione in quanto alla sua epoca i briganti agivano generalmente in piccoli gruppi di poche persone e rubavano quel poco di personale che i viaggiatori portavano con sé: vestiti, monete, ecc.

Massimiliano Liverotti