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Via della Scrofa

È situata tra via del Clementino e largo Giuseppe Toniolo, appartenente al rione Campo Marzio. Una taverna alla Scrofa è registrata già nel 1445 e la tradizione vuole che proprio questa abbia dato il nome alla strada e non, come tutti pensano, il piccolo simulacro marmoreo, ex fontanina, che ancora oggi si vede incastonato nel muro dell’ex convento degli Agostiniani. Questa fontanina sembrerebbe essere stata messa in loco sotto Gregorio XIII e quindi oltre un secolo dopo l’apparizione della taverna. Esisteva anche una piazza della Scrofa ed era quella che oggi dà inizio alla via dei Portoghesi, poco più di uno slargo. La fontanina della Scrofa, originariamente, si componeva di un piccolo bassorilievo raffigurante una scrofa dalla cui bocca, per mezzo di una fistola, usciva l’acqua che andava a cadere in una vaschetta di raccolta in marmo. Probabilmente la fece collocare lì Gregorio XIII alla fine del Cinquecento, sul muro dell’ex convento degli Agostiniani. Dopo la caduta dello Stato Pontificio il convento divenne sede del Ministero della Marina del Regno d’Italia e pare che la vaschetta della fontanina desse fastidio al traffico pedonale. Si decise allora di spostarla, ma ciò che fu rimosso, e posto dove è tuttora, all’angolo di via dei Portoghesi, fu solo la vaschetta, mentre la scrofa rimase dove è possibile vederla ancora oggi.

Emanuela Maisto

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