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Legàmi: le immagini che portano l’Albania in Italia

legami

Una mostra fotografica sull’altra sponda dell’Adriatico

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L’INAUGURAZIONE – Quello spicchio di mondo che si chiama Albania del Nord racchiude una fitta rete di relazioni e rapporti, di persone e paesaggi in Italia spesso sconosciuti. Legàmi: luoghi e volti del popolo albanese è la mostra fotografica organizzata dall’Associazione 60 Miglia che vuole portare l’Albania, nella sua veste più reale, in Italia. La mostra, ad ingresso gratuito, verrà inaugurata il 6 dicembre a Roma nella suggestiva Chiesa di San Giovanni della Malva, meglio conosciuta come Chiesa degli Albanesi. L’esposizione sarà visitabile fino al 20 dicembre dal venerdì alla domenica.

LA MOSTRA – “Con questi scatti vogliamo portare a Roma qualcosa di nuovo – dichiarano dall’Associazione 60 Miglia, ente promotore dell’iniziativa – vogliamo che ogni utente possa toccare con mano le relazioni e i rapporti tra le persone ritratte nelle foto. E per fare questo abbiamo pensato ad un allestimento ed una presentazione molto speciale”. Le foto sono una selezione di tre fotografi che hanno seguito le attività dell’associazione a Boriç, un piccolo paese al confine nord dell’Albania. Una serie di primi piani costituisce il corpo dell’esposizione. I volti sono collegati tra loro in modo da rappresentare i legami parentali e gli altri legami sociali dei soggetti ritratti. Ai paesaggi si affiancheranno testi che raccontano della realtà sociale dell’Albania del Nord. “Abbiamo scelto di rappresentare i legàmi proprio per l’importanza che rappresentano per gli abitanti di Boriç, – continuano dall’Associazione – non c’era modo migliore per far conoscere a tutti qui in Italia quello che vediamo ogni giorno con i nostri occhi nel Paese delle Aquile.”

LA STORIA – L’Albania ha celebrato lo scorso 28 novembre il 103esimo anno di indipendenza. La mostra Legàmi si inserisce nella serie di eventi realizzati a Roma per festeggiare questa ricorrenza celebrata dagli albanesi di tutto il mondo e in particolar modo dalla comunità italiana. Dopo più 450 anni di dominazione Ottomana, nel 1912 l’Albania ha infatti conquistato la sua indipendenza guidata dai patrioti Ismail Qemali e Isa Boletini. Da allora il paese ha attraversato numerose controversie, tra cui la dominazione fascista e la successiva istaurazione del regime di Enver Hoxha, uno dei più duri regimi comunisti del mondo, terminato solo nel 1990. La lenta ma continua ripresa del Paese delle Aquile dopo la forte immigrazione degli anni ’90 lo porta oggi agli onori della cronaca per la sua crescita e le sue contraddizioni, peraltro chiaramente visibili nelle immagini della mostra.

INFO – Il 6 dicembre, in occasione dell’inaugurazione, l’associazione Besa ha organizzato un concerto di musica folcloristica albanese realizzato dall’Ensemble Musicale Aquila. In seguito sarà servito un aperitivo gratuito. L’appuntamento è alle 17.00 alla Chiesa in via San Giovanni della Malva, 14, a 30 metri da piazza Trilussa. La mostra sarà visitabile venerdì 11 e 18 dicembre dalle 19.00 alle 22.00 e sabato 12-19 e domenica 13-20 dalle 16.00 alle 20.00.

Arianna Adamo