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Dizionario delle mafie: uno strumento per mettere a fuoco un fenomeno drammatico

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Domani, sabato 23 novembre, alle ore 18:30, presso la libreria Arion Montecitorio, si svolgerà la presentazione del libro “Dizionario delle Mafie” a cura di Fabio Iadeluca, edito dalla Armando Curcio Editore

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La presentazione vedrà anche la partecipazione del dott. Saverio Mannino, Presidente della 3a Sezione penale della Corte di Cassazione, oltre quella del curatore del libro. 

Oltre 20 anni di documentazione prodotta dalla Direzione Investigativa Antimafia, un’analisi approfondita del nuovo codice antimafia, un’indice analitico composto da 700 voci, 300.000 atti, oltre 100 grafici, 50 tabelle illustrative. Sono questi i numeri del nuovo Dizionario delle mafie

Il libro, a cui hanno collaborato oltre 70 magistrati, ricostruisce tutte le strutture, le regole di iniziazione, i rapporti tra le varie organizzazioni sovranazionali, la struttura su base regionale, provinciale, addirittura comunale. L’elenco, impressionante, di tutte le vittime della mafia.

Durante la presentazione svoltasi in anteprima al Senato, il 5 novembre scorso, Pietro Grasso – tra gli autori del libro – ha ripercorso il significato storico e sociale che la parola ha assunto nel tempo. Durante l’evento Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia dall’estate del 2013 e una delle figure di riferimento nella lotta a Cosa Nostra, è intervenuto dicendo che questo libro riporta informazioni preziosissime sul fenomeno, ad un doppio livello di lettura fornito dal volume e dai dati e i grafici raccolti nel cd.

Dai grafici presenti nel cd, ha sottolineato il giornalista Lirio Abbate, si evince la concentrazione massiva di organizzazioni mafiose in Italia. Il modello italiano ha “fatto scuola” e rimane tuttora, secondo i dati di uno studio di Europol, quello più pericoloso. Giovanni Falcone sosteneva che non si puó, o meglio non si deve, pretendere l’eroismo dai cittadini per combattere le mafie. Prendendo spunto dal suo insegnamento, bisogna che lo Stato si strutturi per lottare sistematicamente contro le grandi organizzazioni criminali.

Queste si alimentano di consenso sociale, ha sottolineato Roberti. Pensiamo a quanti disoccupati si sostentano grazie alla struttura mafiosa. Le mafie si infilano nelle diseguaglianze e le sfruttano per fomentare la lotta tra soggetti deboli. Un messaggio chiaro per contrastare, prima ancora che i nodi del potere mafioso, la forza del suo condizionamento culturale. Non a caso, la parola “crisi” viene dal greco krisis, scelta. Questo libro aiuta i giovani ad orientarsi nella propria consapevolezza del fenomeno, per essere pronti ad operare “scelte” che ne possano liberare il futuro, all’interno di una solida cultura della legalità.

Informazioni:

PRESENTAZIONE “DIZIONARIO DELLE MAFIE”
a cura di Fabio Iadeluca
ed. Armando Curcio Editore

Sabato 23 novembre – ore 18:30
Libreria Arion Montecitorio – Piazza di Montecitorio, 59 – Roma

www.armandocurcioeditore.it