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I demoni e la pasta sfoglia

Non si tratta di un’enciclopedia, di un esercizio accademico, ma di un inventario, di una galleria composita degli scrittori prediletti : di orrori, di ossessioni, assedi e destini, di libri amati, in un corpo a corpo continuo con Céline, Gadda, Gombrowicz, Kafka, Borges, Conrad, Canetti, Manganelli, Melville, Poe, Stevenson, Roth, Hemingway, Buzzati, Flaubert, M. Shelley, Dostoevskij, Carroll, Bufalino. In questa raccolta di articoli e interventi saggistici, ripubblicata da Cavallo di Ferro e arricchita di brani inediti, l’autore e critico italiano Michele Mari raccoglie le favole, l’avventura e la fantascienza, gli eroici furori e i sogni, le utopie, gli incubi, le psicosi, le estroversioni nella forma di una preziosa pasta sfoglia verbale, utile ad esorcizzare la materia e riuscire finalmente a pronunciarla. Una letteratura speciale dove “gli autori più fantastici e smisurati sono autori di mostri” e restituiscono “brandelli di carne”, narrando cose indicibili, innominabili. Per Mari scrivere è realtà, esperienza e invenzione, sogno e trasfigurazione. Tracciando una biopsichica dell’ispirazione, contro l’idea che sia qualcosa di sovracostruito, Mari riesce ad individuare in questa ricognizione quel particolare riflesso fisiologico che trasforma la letteratura in ontologia, la scrittura in resa definitiva alle proprie eccitazioni.

Autore: Michele Mari
Pagine: 616
Prezzo: 28 euro
Editore: Cavallo di ferro
Anno: 2010

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Ilaria Campodonico