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I filosofi e la vita

“Mi sento come quei messaggeri che in guerra portavano i dispacci: Per attraversare le fila nemiche si mimetizzavano, si nascondevano, si rendevano invisibili”, diceva Franco Volpi parlando della sua esperienza di traduttore. Ripeteva sempre che lo stile era il pensiero, perchè “Si può essere grandi filosofi e non necessariamente grandi scrittori. Ma non si può essere un grande filosofo e un pessimo scrittore. Nietzsche si servì di una scrittura abbagliante per darci la sua potente visione del mondo. Heidegger no. Egli ha preteso che la lingua tedesca fosse l’ultima incarnazione del pensiero greco. E in effetti quello sforzo di identificazione non era privo di suggestione. Mancava però di leggerezza, di allusività, di quei colori mediterranei che Nietzsche sapeva infondere alla sua prosa. L’oscurità della lingua heideggeriana non è profetica, è scandalosa. E a volte drammatica”.

I filosofi e la vita è un gran bel libro, scritto a quattro mani da Franco Volpi con il suo amico Antonio Gnoli. Per oltre 10 anni i due autori – un giornalista e un docente universitario, accomunati dalla passione per la filosofia – hanno viaggiato su e giù per la Germania sulle tracce dei pensatori più illustri del secolo appena finito. Questo libro è il risultato di quei lunghi e preziosi silenzi, durante interminabili viaggi in macchina, cominciati negli anni novanta, quando Volpi insegnava a Padova e in un’università tedesca privata di Witten-Herdecke. Ed è il ricordo di un amico per celebrare tutto quello che non sono riusciti a fare insieme e tutte le cose belle conosciute insieme. Scrive Gnoli: «La caratteristica assolutamente definitiva dei morti è la loro assenza. Ma essi tornano sotto altra forma, come un debito che abbiamo contratto con la loro vita che si è chiusa».

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Un viaggio nella filosofia del Novecento: un colloquio con Hans-Georg Gadamer – allievo di Heidegger negli anni di Friburgo e fondatore dell’ermeneutica – appassionato di vino che, all’ arrivo di Volpi e Gnoli, offre loro una bottiglia di squisito Montepulciano; con Ernst Junger, intellettuale aristocratico che si rifiutò di aderire al nazismo per ben due volte; con Armin Mohler, autore de La rivoluzione conservatrice; con Albert Hofmann, padre dell’LSD. I pensatori del Novecento avevano provato a metterci in guardia che il pensiero contamina la vita, ci avevano raccontato quel tracollo dei valori, il nichilismo, la dissoluzione della metafisica, la crisi della centralità dell’uomo, l’avvento della tecnica. In quegli anni, stavamo assistendo alla nascita di una nuova scienza e di una nuova etica, che avrebbero influenzato tutta la religione, la politica, il reale e l’immaginario del nostro tempo.

Così il libro ci porta a scoprire, attraverso una lettura gustosa e piena di dettagli curiosi, tutti i retroscena, passando da vicende di vita privata, come il legame dei coniugi Heidegger e la testimonianza del figlio Hermann, a questioni più politiche, come il difficile rapporto di alcuni autori con il nazismo, per raggiungere infine il nucleo essenziale di ogni speculazione possibile: il significato della vita.

Informazioni:
Titolo: I filosofi e la vita
Autore: Antonio Gnoli, Franco Volpi
Prezzo: € 10,50
Pagine: 211
Editore: Bompiani
Anno: 2010
Collana: Tascabili. Saggi

Ilaria Campodonico