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Il vento dell’odio

Da questa nuova e più matura opera dell’autore di “Chiedimi chi erano i beatles”, capiamo come il rapporto padre-figli sia tema ricorrente e fondamentale nella letteratura, e non solo, di Roberto Cotroneo.

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Un rapporto intimo e ancestrale che qui diventa storia, storia del terrorismo italiano. Su un approfondito studio di carte, giornali, diari e incontri, Roberto Cotroneo innalza un romanzo a due voci, a cui affida l’arduo compito di dare un perché a uno dei più difficili periodi  di storia italiana: Gli anni di piombo. Cristiano Costantini e Giulia Moresco raccontano la loro infanzia alla luce di un presente troppo invadente per essere svelato poco a poco.

L’idea del romanzo è importante e faticosa ma più volte rischia di cadere in una retorica già sentita: ci si imbatte in troppe frasi “ad effetto” in un romanzo che non ha bisogno per il tema affrontato di altre spettacolarità. Le vite dei  due protagonisti, figli tanto dei loro tempi quanto dei loro padri, dopo un periodo di solitudine, sono destinate a riflettersi l’una nell’altra con la comparsa non troppo casuale di un dattiloscritto nascosto in un tramezzo. Scene malinconiche e struggenti stridono su uno sfondo brutalmente realista. Ma la bellezza del libro è anche in questo.

Titolo Il vento dell’odio
Autore Roberto Cotroneo
Prezzo  € 16.00
Anno     2007
Editore Arnoldo Mondadori Editore

 

Carlamaria Liso