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Immagini di citta’

Walter Benjamin è nato a Berlino nel 1892. Si è applicato alla critica e alla saggistica, approfondendo le opere di autori come Goethe, Baudelaire, Kafka e Proust, affrontando temi importanti come l’identità del moderno, i mutamenti nel campo della fruizione estetica, il ruolo svolto dai mass media. Con l’avvento del Nazismo, lasciò la sua città natale per trasferirsi a Parigi. Non riuscendo a partire per gli Stati Uniti e rincorso dalla Gestapo, si uccise a Port Bou. Era il 1940.

“In una celebre e fulminea parabola Borges parla di un pittore che dipinge paesaggi; regni, montagne, isole, persone. Alla fine della sua vita si accorge di aver dipinto, in quelle immagini, il suo volto; scopre che quella rappresentazione della realtà è il suo autoritratto. La nostra identità è il nostro modo di vedere e incontrare il mondo”. E per Benjamin il mondo è la città. Comincia così la prefazione di Claudio Magris alla nuova edizione di Immagini di città, una preziosa opera postuma del filosofo tedesco. Assemblata da Peter Szondi nel 1955, il libro è una raccolta di articoli-reportage che Benjamin scrisse negli anni venti per riviste e giornali, attraversando luoghi lontani, abitati durante l’infanzia o dove gli era capitato di soggiornare: Parigi, Marsiglia, Weimar, Napoli, San Gimignano, Mosca, il Mare nordico, Berlino. La porosità delle architetture, il linguaggio, le case, le strade, i caffè, le abitudini, i volti, la storia, i libri, i cieli, i porti, la luce, le statue, i mercati acquistano contorni nitidi, come fissati finalmente in istantanee vive, malinconiche, amabili, sensibili, presenti. Lo sguardo sulle città invece di rappresentare un viaggio nello spazio, diventa piuttosto un viaggio nel tempo – dal momento che non c’è descrizione senza distanza – e i luoghi sembrano diventare doppiamente stranieri: sconosciuti come lo erano per un bambino che non li conosceva ancora, estranei perché sembra non essere restato più nulla di quello che erano una volta. Ma il viaggiatore non è perduto perché è provvisto di una speciale conoscenza, come un raggio ultravioletto che gli permette di cogliere la reale natura di tutte le cose, il silenzio che resiste agli sguardi curiosi. Il viaggiatore va alla ricerca dei luoghi perchè gli permettono di osservare il futuro: tutto quello che non si è ancora mai provato, si mostra agli occhi del bambino come una promessa o si offre all’adulto in paesi lontani. “Non sapersi orientare in una città non vuol dir molto. Ma smarrirsi in essa, come ci si smarrisce in una foresta, è una cosa tutta da imparare”, dice Benjamin.

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Informazioni:
Titolo: Immagini di città
Autore: Walter Benjamin
Editore: Einaudi 2007
Collana: Letture Einaudi
Pagine: XIV-144
Prezzo: 18 euro

Ilaria Campodonico