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L’amore stregone

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Una scomoda e tortuosa visione del mondo

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Quel che importa sono i legami, le coincidenze, i monologhi interiori, le grandi leggi secondo cui si muovono in un mondo linguistico prodigioso i pianeti, le stelle e le galassie: uno spazio emotivo che contiene tutte le dimensioni della materia di cui sono fatte le grandi storie. E anche quando spostiamo l’attenzione dal fatto centrale alle emozioni, alle sue significazioni, la lettura di un libro come questo non può che essere fatale. Nella Buenos Aires degli anni Trenta, l’ingegnere Balder, marito e padre, si innamora improvvisamente e straordinariamente di Irene, una giovane donna di buona famiglia. Turbati da una pericolosa passione procedono come anime timorose abituate a convivere – nelle loro esistenze mediocri, fatte di convenzioni sociali e tradimenti – con le alterazioni morali di una società falsa e conformista. Mosso da un’intenzionalità decisa e plurale e da una complessa logica strutturale, Roberto Arlt – considerato tra i fondatori della moderna letteratura argentina – costruisce nel suo ultimo romanzo una scomoda e tortuosa visione del mondo, mettendo insieme sensibilità diverse, esistenze che potrebbero non incontrarsi mai. Ma, dove l’immaginazione si fa con le parole e il rapporto fra gli uomini e il mondo è una questione di libertà, l’intensità di un amore stregone è inarrestabile.

L’amore stregone
Intermezzi Editore 2013
pagine 214
euro 14

Ilaria Campodonico