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L’albero del Paradiso

Libro, poi film, musical, serie televisiva: quando l’amore e l’immaginazione sono una salvezza.

“C’è un albero che cresce a Brooklyn. Alcuni lo chiamano l’Albero del Paradiso.
Ovunque cada il suo seme, ne nasce un albero che lotta per raggiungere il cielo”.
Comincia così la storia di Francie Nolan, scritta da Betty Smith. Sophina Elisabeth Werner, questo il vero nome della scrittrice, nasce nel 1896 a Brooklyn. Considerata una delle scrittrici più famose del ventesimo secolo, pubblica i suoi primi lavori all’età di undici anni. Nel 1943 esce A Tree Grows in Brooklyn per Harper and Row: 300.000 copie vendute in sei settimane. Il libro resta a lungo nella classifica dei best seller e nel ‘45 diventa un film di Elia Kazan con Peggy Ann Garner e Dorothy Mc Guire, nel 1951 un musical e nel ’74 una serie televisiva. Nel 1995 la New York Public Library lo inserisce fra i libri del secolo. Tradotto per la prima volta in italiano soltanto nel ’47, la casa editrice Neri Pozza ha scelto di ripubblicare Un albero cresce a Brooklyn. Attraverso una prosa moderna e delicata Betty Smith racconta la storia di Francie Nolan e di suo fratello Neeley. E’ l’estate del 1921 a Brooklyn. Francie vive a Williamsburg, un quartiere vivace, abitato da immigrati tedeschi, irlandesi, italiani. La sua famiglia conduce una vita quasi di sopravvivenza: la madre Katie è una lottatrice d’acciaio che ha la responsabilità di tutta la famiglia; il padre Jhonny è un sognatore, il ragazzo più bello del vicinato, attaccato alla bottiglia, che lavora occasionalmente come cameriere e cantante in un ristorante. Nel cortile della loro casa c’è un grande albero e una scala antincendio, dove Francie trascorre i suoi pomeriggi a leggere, a immaginare, mangiando dolci alla menta bianchi e rosa. ” Era i libri che leggeva in biblioteca, il fiore nel vaso scuro, l’albero che germogliava irresistibilmente nel cortile, le discussioni violente che aveva con il fratello, che pure amava teneramente. Era il dolore segreto e disperato di Katie, ed era anche la vergogna di suo padre che tornava a casa ubriaco. Francie era un miscuglio di tutte queste cose e di qualcos’altro ancora che non veniva dai Rommely o dai Nolan ma dalla lettura, dal suo spirito di osservazione e dalla vita di ogni giorno. Era qualcosa che era in lei e in lei soltanto, qualcosa di diverso da qualunque altro membro delle due famiglie. Era ciò che Dio e il Suo equivalente pone in ogni anima cui dà la vita, qualcosa di particolare che fa sì che non vi siano due impronte digitali uguali al mondo”.
Un dramma familiare osservato e raccontato da una bambina speciale, la descrizione di un’infanzia, di un tempo magico fatto di speranze, in cui tutti gli inizi sembrano possibili. Un tempo anche difficile, di esperienze e di orrori inimmaginabili: gli anni della scuola, delle prime delusioni, dei pomeriggi con Neeley passati a raccogliere pezzi di gomma, di metallo, di carta da portare allo straccivendolo in cambio di qualche cent. Muovendosi tra il reale e l’incanto Un albero cresce a Brooklyn, dopo aver percorso intere generazioni, arriva ancora puntuale dritto al cuore.

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Informazioni:
Titolo: Un albero cresce a Brooklyn
Autore: Betty Smith
Editore: Neri Pozza
Pagine: 575
Prezzo: 14 euro

Ilaria Campodonico