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Libri come IV, Carlo Lucarelli

Acqua in bocca, Almost blue, Falange armata, Il giorno del lupo, Indagine non autorizzata, Il Lato Sinistro del Cuore, Medical Thriller, Compagni di sangue, La faccia nascosta della Luna, Il Genio criminale, La Mattanza, Nuovi Misteri d’Italia, Piazza Fontana, La scena del crimine, Serial Killer – Storie di ossessione omicida, Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste, I Veleni del crimine: i titoli dei suoi lavori raccontano la sua fissazione.

Autore italiano tra i più amati, Carlo Lucarelli è uno scrittore militante, un divulgatore, che crede nella potenza del racconto, nella narrazione come impegno civile, nell’inchiesta per fare ordine e descrivere quelli che lui stesso chiama “tempi fisiologici, perché i meccanismi si ripetono”, la verità che ci veniva raccontata e quella che è venuta fuori un po’ alla volta, le carte, i documenti, i libri.

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“Ho cominciato a raccontare il biennio ’92-’93 e mi chiedevo ‘può uno scrittore mettersi lì e mettere in fila i fatti di vicende così complesse, così difficili, così misteriose, così segrete, da perdercisi dentro?’ Non è che la nostra letteratura ci serve a raccontare solo le cose più vicine a noi. Quelle cose per cui tu alla fine puoi anche dire chi è stato, o quantomeno cercare di capire chi potrebbe essere stato” – racconta Lucarelli – “Alla fine mi sono ritrovato a raccontare alcune storie innanzitutto perché è talmente importante raccontarle che è difficile che uno scrittore riesca a sottrarcisi facilmente, quando sente le sue corde toccate. ’91-’92-’93 sono stati così importanti per la nostra storia: parte da lì la Seconda Repubblica e ti accorgi che l’evento traumatico ha fatto il cambiamento, è parte integrante, cioè le cose non cambiano senza quell’evento traumatico.[…] L’altra scoperta è che per lo scrittore è incredibilmente facile raccontare queste cose, perché facile per uno scrittore significa che una cosa è talmente interessante, talmente intrigante, talmente stimolante che è naturale tuffarcisi dentro e arrivare in fondo”. “In Italia abbiamo una metà oscura delle cose che è altrettanto importante della metà chiara”, spiega Lucarelli: servizi segreti, mafia, criminalità organizzata, terrorismo, morti ammazzati, intrighi, complotti sono segni, segnali di quando sono cambiate molto le cose, Moro, Portella della Ginestra, Piazza Fontana. E tutte le volte che le bombe, le stragi sono servite a qualcuno per governare il cambiamento, abbiamo potuto registrare puntualmente una classe politica che è stata spazzata via subito dopo e l’immediato accordo con altri poteri, dove alle volte il predato, diventando predatore, ha imitato i suoi assassini.

Ilaria Campodonico