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Voi non sapete cos’è l’amore

Quelli che leggono letteratura americana sanno che Carver esiste e lo tengono lì, vicino, insieme a tutto quello che infaticabilmente andava scrivendo

Il nome del libro è il titolo di una lunga poesia, dedicata a Charles Bukowski, che fa girare la testa. Non avevo ancora letto “Voi non sapete cos’è l’amore” di Raymond Carver, pubblicato nella collana Minimum Classics: saggi, poesie e racconti raccolti nel 1984 dallo stesso autore, dopo il successo di “Cattedrale”. Quelli che leggono letteratura americana sanno che Carver esiste e lo tengono lì, vicino, insieme a tutto quello che infaticabilmente andava scrivendo. Alle volte ci basta sapere che è sempre in piedi, più forte di prima, con intonazioni, sfondi, personaggi inconfondibili. Quello che ha lasciato, attivando profondissima responsabilità nei confronti delle figure e dei suoi lettori, è forza invincibile per alimentare una certa resistenza: il desiderio di sentirsi e riconoscersi come unica (e multipla) ragione delle cose. Da quel primo incontro accade che una sentenza resta sospesa sopra le nostre teste e protegge come una spaventosa benedizione. Così il tenebroso teatro delle vicende private e molto umane è illuminato dai meccanismi della natura, dalla dolcezza dei gesti, dal riconoscimento dell’altro. Le parti si saldano, mentre le crepe aumentano: amici, amori, fotografie, pietre azzurre e cieli stellati sono pronti per essere richiamati alla memoria, con “tutto il bere che serve”.

Raymond Carver

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Minimum Fax Classics 2017

Euro 15

Ilaria Campodonico