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L’OLIMPICO NON E’ MAI STATO COSI’ “STICKY AND SWEET”

Grande attesa ieri per l’unica tappa italiana dello Sticky and Sweet Tour di Madonna

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Erano in 60000 ieri sera a riempire lo Stadio Olimpico per ammirare l?unica regina incontrastata della pop music. Quando Maria Louise Ciccone spunta da un cubo gigante, seduta sul trono e provvista di stivaloni neri e bastone da passeggio, è delirio puro che percorre le migliaia di fan accorse per l?evento, dal prato alle tribune, e che cresce ad ogni parola della biondissima artista. Anche con l’ultima fatica, Hard Candy, Madonna riesce, nonostante gli oltre vent?anni di collaudatissima carriera, a mettere sempre a segno i colpi che tira.

Non un semplice concerto ma una vera e propria performance teatrale che non prevede bis. Per due ore l?icona del pop, venerata e osannata dai fan per la sua indole camaleontica e provocatoria, non si è fermata un momento, cantando (talvolta in playback) e ballando instancabilmente. Molti i cambi di abito, sofisticatissime e molto belle le scenografie, effetti speciali degni di un film di fantascienza, video interlude talvolta ?impegnati? come Get stupid, che rimanda immagini drammatiche del mondo di oggi, compresi i buoni e i cattivi della società, che lascia trasparire anche una certa simpatia per Obama, associato a Gandhi e John Kennedy.


Lo Sticky and Sweet Tour ha previsto quella di ieri come la sua unica data italiana, raccogliendo temerari e coraggiosi fan che hanno ? talvolta – attraversato mezza Italia affrontando ore di faticosa attesa schiacciati nella folla, che già alle sei di mattina era numerosissima. Una nota di demerito all?organizzazione va sicuramente per le critiche condizioni igieniche in cui si sono trovate migliaia di persone che hanno dovuto contendersi due soli bagni chimici all?esterno dello stadio, che si era però trasformato in una vera e propria sala d?attesa e talvolta dimora di alcune decine di fan che addirittura hanno piantato le tende dinanzi ai cancelli. Lamentele anche per l?acqua troppo cara (due euro, ma fortunatamente con distribuzione capillarissima), moltissimi i malori, presenti gli immancabili fenomeni di bagarinaggio.

Il concerto, che aveva avuto un suo precedente due anni fa dove Roma venne toccata dal Confessions Tour, è stato un affascinante percorso tra vecchi e nuovi successi. Bellissime le atmosfere gitane di La isla bonita, quelle rock di Borderline, quelle sensuali di Spanish Lesson, quelle intense di You must love me e Devil wouldn’t recognize you, quelle ? appunto – ?appiccicose e dolci? delle ultimissime hit Candy Shop e 4 minutes.

Lo staff, composto di ben 16 ballerini e 12 musicisti ha accompagnato Madonna in questo tour mondiale che terminerà a San Paolo del Brasile, dopo aver toccato città europee come Londra, Berlino, Parigi e Amsterdam. Previsto anche il tour americano le cui tappe inizieranno dal 4 ottobre.

Uno spettacolo esagerato ma sicuramente indimenticabile, forse il concerto dell?anno. Madonna, nonostante ci deluda ogni tanto vocalmente (come nell?esecuzione di Ray of light) rimane una bomba energetica che pervade migliaia di persone con i suoi show e con la sua provocatorietà. Non poteva mancare, nella culla del Vaticano, un bel riferimento a Benedetto XVI a cui ha dedicato l?intramontabile Like a Virgin perchè ?siamo tutti figli di Dio?.

Da un?artista così poliedrica, che nel corso degli anni ha inventato e cambiato le mode, ora possiamo attendere solamente il prossimo passo. Ma già sappiamo che sicuramente sarà un successo.

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Serena Savelli