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Different Class – Pulp

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Fin dalla notte dei tempi, la musica (e l’arte tutta) è stata divisa in generi e sottogeneri, catalogata per stili ed influenze.

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Il termine “musica emergente” sfugge a tutti i possibili criteri di classificazione applicabili alle sette note, raccogliendo tutto ciò che per motivi anche distanti anni luce dalla qualità artistica non sia ancora riuscito ad ottenere le luci della ribalta, ad emergere da un limbo spesso intriso di invidia del successo altrui e di mancati riconoscimenti verso la propria arte, ma anche di poca tenacia e ostinazione da parte degli autori. Jarvis Cocker, unico membro fisso dei Pulp fin dalla loro fondazione, avvenuta nel 1978, in questo limbo ha alloggiato per più di quindici anni, tra alterne vicende ed alterne fortune, tra sperimentazioni dal sapore synth-pop fino al decisivo contributo ad un genere, il brit-pop, che ha segnato gli anni Novanta in maniera indelebile. Il 1995 è l’anno della consacrazione per Cocker e soci: alla fine del decennio precedente la formazione ha trovato una sua definitiva stabilità, e con l’avvio del brit-pop da una parte e la loro crescita stilistica dall’altra, i Pulp si trovano nel 1994 ad aprire le date del tour americano dei Blur, ed il 24 giugno dell’anno successivo a sostituire gli Stone Roses come main act nel festival di Glastonbury. A fine ottobre esce Different class: il disco, attesissimo, contiene una serie di pietre miliari del genere e del decennio, compreso quel capolavoro (generazionale e musicale) che è Common people, satira efficacissima sull’opulenta e accidiosa terra britannica della fine del XX secolo. A distanza di quasi venti anni dalla sua uscita, Different class può essere considerato uno dei più alti esempi di pop mai prodotti.

Flavio Talamonti