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Eddie Cat live @ Contestaccio

Stasera Eddie Cat suonerà live al Contestaccio in Via di Monte Testaccio 65/b, alle ore 22. Il cantante italo-inglese presenterà il suo nuovo album, Empty Fills. L’ingresso è gratuito.

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“You’re so cruel, butthat’s cool, ‘cause between the two of us I’mthe fool. I’ll spreadmywings and fly Kiss itallgoodbye.Oh, Iwillforget… Iwill”
(trad: Sei così crudele, ma va bene così, poiché dei due chi ne esce male sono io. Ma spiegherò le mie ali, darò un bacio di addio a tutto, e dimenticherò…Dimenticherò).

 

Fuori c’è una Trieste ricca di quei profumi e di quei colori che solo l’estate sa regalare e nello studio diregistrazioneappunti incisi su un vecchio monotraccia riprendono vita. Si parte da immagini e suggestioni per arrivare a nuove canzoni. Così è nato Empty Fills, il nuovo album autoprodotto e firmato dal cantautore italo-inglese Eddie Cat, presentato in anteprima stampa l’11 aprile al Tetris di Trieste e il 18 aprile al Contestaccio di Roma e disponibile in streaming su tutte le piattaforme di ascolto digitali (Reverbnation, Spotify e Deezer) e sugli store online (Itunes e Amazon).

Non chiamatelo artista, Eddie Cat si definisce songwriter, un cantautore lontano dalle logiche mainstream tesealla spasmodica ricerca del talentopreconfezionato. Non si sente di vestire neanche i panni dell’artista, «perché poi devi essere capace di reggere il confronto con chi lo è stato veramente». Empty Fills conta dodici brani inediti che  raccolgono gli appunti di una vita vissuta come fosse un viaggio, con mille cadute e altrettante risalite, affidati alla voce calda di EddieCat e a ritmiche rock pop. Dentro l’album c’è tutto quello che Eddie ha vissuto:l’infanzia passata prima in Etiopia e poi in giro perl’Europa e gli anni difficili della crescita. Tutto questo senza poter dimenticare le esperienze forti e negative di droga e alcol che ne fanno, oggi che ne è uscito, un bello e maledetto. Poi, inevitabilmente, ci sono le due passioni: la musica, sua unica compagna quando il mondo gli faceva troppa paura, e il cinema, del quale si occupa da anni come sottotitolatore di film. 

Le influenze musicali sono le più varie, dal pop -folk degli anni ‘60 e ‘70, quello che a casa girava sui giradischi della mamma (dai Beatles ai Rolling Stones, da Buddy Holly a Joni Mitchell, passando per Tim Buckley) alla musica classica di Mozart e il soul di Nina Simone, senza dimenticare Prince, Krzysztof Kómeda, i Led Zeppelin, Steely Dan e John Coltrane.

Tutto sapientemente miscelato e tradotto in variazioni armoniche che fanno di Empty Fills un lavoro non di genere, ma una raccolta di canzoni – di songs – così comesifacevanegli album di una volta.Edward Carl Catalini, nato a York (Uk) nel 1972, ha alle spalle 25 anni di musica, dalle prime lezioni di chitarra all’Accademia di musica di Varsavia fino al lavoro di compositore per altri cantanti, passando perle collaborazioni con i db Boulevard (Point of View) e peri Drive, la band fondata con Rossano Palù e Leo Ferrara.

Quasi per caso nell’estate 2009 nasce l’EP The Urban Sessions, progetto che ha fatto incontrare Eddie con il produttore e sound engineer Fulvio Zafret (Afrika Bambaataa, Jovanotti, 883, Eiste  in Doctor DJ, MO-DOetanti altri). Considerato uno dei migliori dischi indipendenti nella classifica stilata dalla trasmissione Demo – Radio Rai 1. Arriva l’estate 2011. Sempre Trieste e sempre Eddie Cat, con i suoi appunti per future canzoni. Al gruppo si aggiungono Daniele “Big Bear” Morelli alle chitarre, Marco Seghene al basso e Marco Vattovani alla batteria. E Tommy, l’inseparabile cane di Eddie, sotto il banco del mixer. Nasce così Emtpy Fills, coprodotto con Zafret,registrato allo Urban Recording Studio di Trieste e poi inviatoa Londra,daNick Watson del Fluid Mastering.

«I testi li scrivo partendo da parole che vengono fuori improvvisando – spiega Eddie Cat – Sono legatodipiùal suonodiunaparola, cheal suosignificato.Partodabelle immagini che prima di tutto suonino bene, quelle che ti fanno venire la pelle d’oca su cui leggere le emozioni dell’amore, come fosse braille». Quindi in principio per Eddie c’è la musica, poila musicalità delle parole e il loro ritmo. Infine, l’attenzione si sposta sul significato delle parole scelte «perché suonano bene tra loro». È il caso di You could, breve, serrata, energicaedestremamentediretta,ma la sua apparentesemplicitàedenergianascondono un significato del testo tutt’altro che superficiale. Il brano rappresenta il rapporto ormai concluso tra un uomo maturo e una verità svelatasi menzogna.

“Ci scaviamo le nostre piccole tombe giorno dopo giorno pagandole a rate con ogni preghiera”. Do you know how I feel? ha invece modulazioni interne che noncontrastanomai tra loro,ma rimangonofluide all’interno delle progressioni armoniche. «Il suono è molto legnoso – racconta Eddie – e l’utilizzo dell’e-bow nello special rappresenta bene lo stato d’animo in cui ero durante la stesura del testo. Il momento più difficile di una qualsiasi crisi è l’ammissione della crisi stessa». Madhouse è un po’ una mosca bianca nel genere rock-pop con tritoni, accordi semi-diminuiti e lanci cromatici che si contrappongono ad un ritornello moltoapertoincui le durate armoniche raddoppiano invece di dimezzarsi, dando ancor più la sensazione di apertura. Una canzone che prende spunto dal cinema più che dalla musica e che
rappresenta per Eddie «un personale viaggio emotivo e visivo fuori da questo manicomio che il mondo è ormai diventato».

La scelta del singolo ricadrà probabilmente su So cruel, il brano più vecchio dell’album. Scritto circa 16 anni fa e mai più cambiato. Nemmeno il testo. Sia Il brano sia il tema della canzone sono semplici: con “4 accordi” si racconta la fine di una relazione. Ma l’amore, soprattutto quello giovanile,èuna cosabanaleedaquila sceltadell’immagine, altrettanto banale, dello spiegamento della ali. Qui però è contrapposta al modo di dire inglese”toget high” (sballarsi). Le ali, in questo caso, sono gli stupefacenti e non più il mezzo con cui raggiungere libertà.

Tutti brani introspettivi densi di quelle emozioni che si provano quando la vita ti mette adura prova, quando sai di aver toccato il fondo e l’unica cosa da fare è rialzarsi, ricominciando una nuova avventura fatta di spazi nuovi ancora da riempire, empty fills,
appunto.
 

Band Members:
EddieCat – voce, chitarra, e-bow
Daniele “BigBear” Morelli – chitarre
Marco Seghene – basso
MarcoVattovani – batteria

ascolta l’album in streaming suReverbNation
http://bit.ly/X1Kin4

su Soundcloud
soundcloud.com/eddie-cat

su Spotify
http://spoti.fi/ZcL2EF

o acquistalo su Itunes
http://bit.ly/XPdFWU

segui EddieCat su Facebook
http://on.fb.me/XuCWZl

 

Informazioni:

Giovedì 18 aprile,
Eddie Cat live @Contestaccio
Via di Montetestaccio 65/b
Tel. 06 57289712