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Editors – Violence

Sesto album in studio del gruppo musicale britannico Editors, pubblicato il 9 marzo 2018. In “Violence” il quintetto ha provato a dare un equilibro tra le sue differenti identità, con una decisa virata verso suoni meno spigolosi, trovando la quadratura in una dimensione in apparenza più placida. Le tracce dell’album, pur mantenendo il fascino nero degli Editors, sono al tempo stesso alcune tra le più rassicuranti mai realizzate dalla band, che ha preferito dare la propria aura oscura a una miscela di analogico e digitale. “Violence” è un disco pop, ma dalla vocazione oscura, in cui l’elemento dark continua a sopravvivere e anche le ballate più dance ed elettroniche mantengono una certa malinconia. L’album è preceduto dai singoli “Magazine”, dal ritmo ammaliante, tastiere affilate, ritornello a presa rapida e la solita performance carismatica di Smith, e da “Hallelujah (So Low)”, dove chitarre e synth si fondono in una scatenata distorsione, donando una foga raramente ascoltata nei recenti Editors. Menzione a parte merita invece “No Sound But The Wind”, brano con quasi dieci anni alle spalle, qui alla sua terza versione, una ballata per voce e pianoforte, risulta essere anche uno dei passaggi chiave della parte finale dell’album, in grado di risollevarlo dopo una sezione centrale non sempre a fuoco. “Counting Spook” è uno dei brani più ispirati del lavoro, chiuso dalla sentita “Belong”. Gli Editors sono stati nichilisti, cupi, ossessivi a loro modo, ma poi hanno sempre più cercato la strada della contaminazione che “abbelliva” il suono, e quest’ultima prova ne è la conferma.

Guido Carnevale

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