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Hot Chip – In Our Heads

Sono ormai passati sei anni dal primo disco degli Hot Chip. Due album dopo il gruppo inglese torna a far risuonare le sue note ma soprattutto i suoi ritmi ‘danzerecci’ che li hanno da sempre contraddistinti.

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Loro, infatti, furono tra i primi ad inserire un po’ di elettronica al fianco di quell’indie tutto chitarrine distorte e voci ispirate al punk. Il successo fu immediato e Over and Over diventò un tormentone che fece scuotere la testa avanti e indietro a tempo di musica e synth a mezzo mondo.
Come detto sono passati sei anni e questo disco segna un percorso già iniziato con il precedente One Life Stand che lentamente iniziava a distaccarsi da quello stile forse troppo ‘happy’ e ballerino che relegava gli Hot Chip a band da discoteca. Un po’ alla volta hanno iniziato a farsi largo delle tracce più lente e maggiormente suonate, senza distorsioni e filtri. La voce di Alexis Taylor è meno filtrata e più vera. Questo però non gli ha fatto perdere il loro sound electro dance che tanto si rifà agli anni ottanta e che continua a far ballare nei dancefloor. Ci sono anche incursioni new wave come How Do You Do? e ballate lente come Look at Where We Are e Now There is Nothing.
Il disco nel complesso è lungo, ben 11 tracce, di cui alcune oltre i 6 minuti ma si lascia ascoltare piacevolmente senza mai annoiare, scorrendo lineare facendoci battere la mano sul tavolo a tempo di musica. Manca però lo sprint in più, la Ready For The Floor che ti fa saltare dalla sedia ed iniziare a ballare scatenato con le cuffie in testa. Forse i cinque ragazzi londinesi sono in cerca di ispirazione per una nuova linea artistica, di certo continuano a farci divertire.

 

Simone Brengola