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Immanuel Casto @ Circolo degli artisti (22/10/2010)

casto

Live Report del concerto romano di Immanuel Casto al Circolo degli artisti (22/10/2010).

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Che il Casto Divo fosse un vero e proprio animale da palcoscenico era già noto. L’ultimo concerto romano, a cui abbiamo assistito con curiosità e sorpresa, è stato solo un antipasto dello show offerto a distanza di qualche mese al Circolo degli artisti di Roma, all’interno del suo Adult Music Tour che l’ha portato già in diversi locali italiani. Immanuel Casto, giovane musicista nonché designer, è divenuto, giocandosi la carta di Internet, il massimo esponente del “porn-groove”, un sound nuovo e irriverente, che unisce la musica pop, dance, elettronica con dei testi roventi. «Il Porn Groove – afferma il cantante – non è solo un genere musicale, ma un approccio estetico ed uno stile di vita. Parlo degli aspetti più viscerali della natura umana, ma senza rinunciare ad essere chic». In scaletta le immancabili hit che lo hanno reso celebre, come Battito Anale (Anal Beat), Escort 25, 50 bocca 100 amore, Che bella la Cappella e l’ultimo tormentone Crash, che punta palesemente ad entrare nelle programmazioni radiofoniche. Eppure la musica di questo stravagante artista non è affatto male: si percorrono le vie dell’erotismo e della sensualità attraverso il divertimento, la presa in giro, il sarcasmo. L’obiettivo è scandalizzare il benpensante, ma anche trattare tematiche che difficilmente sono rese in maniera così esplicita: il recente incrociarsi di politica e prostituzione, gli scandali ecclesiastici, fino ad arrivare alle più diverse pratiche sessuali, comuni o estreme, etero o omosessuali, lecite o provocatorie. Il tutto accompagnato da toni glam, dall’eleganza del Divo che tutto è fuorché un personaggio trash, e da video finemente realizzati fin dai suoi albori nel mondo del web. Il concerto del Circolo è stato uno dei parecchi precedenti sold-out. Il pubblico era curioso e divertito, tutti sapevano le canzoni e tutti le cantavano a gran voce, acclamando Casto e divinizzandolo quale paladino di una cultura musicale nuova, parallela ed efficace. Forte da ascoltarsi in automobile, forse. Magari non proprio apprezzata da chi vorrebbe godersi un cd sul divano del salotto. Indubbiamente, però, i concerti di Casto sono una grande sorpresa, sia per le inaspettate qualità canore dello stesso, che sono state evidenziate da un Com’è bella la Cappella in acustico, sia per lo spettacolo offerto, pieno di coreografie, effetti speciali, balletti e completati dalle immancabili Beat Girls, corpo di ballo seducente e ammaliante, che con siparietti provocatori e vivaci ha animato l’intera serata, incorniciando perfettamente la figura del Casto Divo. Immanuel è schivo con i fans, non si rapporta con il pubblico: ha bisogno di un muro divisorio che mantenga inalterata la sua aura artistica. Ma questa volta parla, lamenta scherzosamente di dover fare un bis e che i suoi live siano troppo corti: “Il mio manager dice che non posso fare dei concerti troppo lunghi perché non sono abbastanza famoso. Forse potrò permettermelo quando avrò la fama di Valerio Scanu” afferma tagliente e ironico come al suo solito.

 

Un personaggio che viene spesso associato ai Profilax, gruppo romano – fenomeno per lo più anni ’90, ma ancora esistente – che realizza canzoni esclusivamente dai testi a sfondo sessuale, o comunque dove la volgarità è di casa. Non vedo molto questa assonanza con Casto, in realtà, perché se come loro punta tutto sui testi a sfondo sessuale, quindi pornografici o spinti, tutto ci sembra meno che volgare, anzi. L’immagine che ci appare di fronte è di una piccola star che piace a tutti, gay e etero, donne e uomini, che diverte con la sua musica e le sue parole, mantenendosi comunque sul filo della professionalità. E allora tanto di cappello, e apprezziamo davvero il suo coraggio, la sua verve anticonformista e il suo spirito eclettico, ma sempre con uno stile ineccepibile.

Informazioni:
www.immanuelcasto.it
www.myspace.com/immanuelcasto
www.circoloartisti.it
www.myspace.com/circolodegliartisti

Serena Savelli