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Road to Ruins: decima edizione del celebre festival dedicato alla musica punk

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Decima edizione del festival punk “Road to Ruins”, ospitato per le prime tre serate (21-23 maggio) dall’Init.

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Abbiamo partecipato a due delle tre serate (22 e 23 maggio) del Road to Ruins, il festival punk alla sua decima edizione, organizzato dall’Init. Si sono avvicendati sul palco gruppi portanti della scena underground italiana e internazionale, che hanno dato volto e suono a una cultura già consolidata dagli anni ’70 e che oggi torna in scena rinvigorita di nuova linfa vitale, con band che ripercorrono il passato e con altre che vengono direttamente da quell’epoca, con un carico di esperienza e un sound che ha il sapore delle origini.

Hanno aperto la serata di sabato gli Speedy Peones, band dal frontman scatenatissimo dalla voce alla Steve Tyler, vestiti di bianco con un cravattino rosso a mò di divisa, che partono da un punk rock che si amalgama con il garage, il post punk e lo psycho pop.
Si passa velocemente ai The Dissuaders, che hanno presentato in anteprima il loro album in uscita “Minutes to go”. Un gruppo esistente da dieci anni, con dei componenti che hanno suonato in altrettante band storiche (Bloody Riot, Stigma), di un punk condito dall’interessante, e incredibilmente pungente, voce del cantante chitarrista Alex Dissuader, aka Vargiu.
Subito dopo ecco Dave Rave, vero mattatore della serata, che ha fatto scatenare la folla con un rock’n’roll animato e vivace, pieno di movimenti delle anche e delle mani, incredibilmente coinvolgente. Lui è un bel personaggio, simpatico e socievole, con l’idea che “esiste solo un tipo di idolo, ed è il rock’n’roll”. Dave Rave è stato il chitarrista dei Teenage Head, formazione canadese di glam pop punk attiva dal 1976. Un concentrato davvero esplosivo di power pop e rock’n’roll!
Hanno chiuso i Diodes, anche loro canadesi, formazione storica della scena punk del paese, popolarissimi nel nord America soprattutto tra gli anni ‘70 e ’80. Una band che si è esibita con i Ramones e i Police agli albori, per intenderci. Hanno sonorità e aspetto scuro, sapore di un punk d’epoca e un carisma da veri e originali punkers.
La serata è stata, inoltre, introdotta da Ralph, all star band guidata dal giornalista Ralph Alfonso, che ha presentato la proiezione del documentario “Dada Boys” dedicato alla prima ondata punk nella Toronto del 1977.

L’ondata domenicale è stata contraddistinta da sonorità al femminile. Hanno aperto le Serial Drinkers, tre ragazze della scena punk romana piene di una carica ed energia, che hanno riscaldato il pubblico a dovere con un sound rabbioso e urlato, ma notevolmente promettente. È stata poi la volta dei Cockerocket, una band che avevamo già avuto modo di recensire, contraddistinta da una frontman bella e impacciata, ma con una vocina che rende nel loro punk classico rivisitato dall’introduzione della tastiera che suona come un organo elettrico. Sono saliti poi sul palco un uomo e una donna, i Pamela Tiffins, un duo davvero particolare. Riccardo Scanna, chitarrista e prima voce, è un personaggio cult nella scena underground italiana, mentre Alpe, voce femminile e batteria, è una donna che rende la sua sensualità appositamente esagerata, ma che risulta un complemento perfetto al tono scatenato che contraddistingue Scanna. Insieme hanno creato uno spettacolo selvaggio, tendenzialmente garage-fuzz.
A chiudere la serata le Slits, un appuntamento storico atteso dai più. Punk inglese mischiato con la musica caraibica, questa band completamente al femminile che negli anni ha variato la sua line up, ma non la sua natura che è quella di riscoprire un ritmo fatto di punk reggae. Interessante la presenza nella nuova formazione di Hollie Cook, figlia del batterista dei Sex Pistols Paul Cook. Uno show che ha incendiato la folla in un turbinio di sonorità talvolta esotiche, talaltra più dure, condite da simpatia ed esuberanza.

Un festival fondamentale per i cultori del genere, che vedrà la prossima serata giovedì 27 maggio al Mads di via dei Sabelli 2, zona San Lorenzo.

Informazioni:

www.roadtoruins.it
www.initroma.com

Serena Savelli