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SONIC YOUTH

SONIC YOUTH

Rather Ripped

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(Universal, 2006)

Mesi d?ascolto e la scintilla che non arriva, l?approccio fiducioso, il giudizio che rimane sparagnino.Vent?anni di capolavori, qualche crepa, poi arriva questo. E se a confronto i graffi sembrano piccole abrasioni, se la magia pare non riesca ad esplodere stretta in quelle che ora puoi chiamare canzoni, facilmente il giudizio dovrebbe risultare negativo. Eppure non lo è neanche stavolta. Innegabile l?alone pop che circonda un po? tutto il lavoro, l?ennesima sfida proposta da questi quattro cinquantenni, via Jim O?Rourke, restano accordature impossibili e giochi di feedback, non la proverbiale anarchia creativa. La composizione è più ordinata, perché ormai di canzoni si tratta, nella loro accezione tradizionale, la svolta lampante, seppur il delirio elettrico continui a comparire. Detto questo, rimangono 50 minuti e il solito inconfondibile stile, da Reena, Incinerate, l?attacco di Rats, le rapsodie di Turquoise Boy, la classe immutata, Or, la perla che fa sperare in chiusura. Esperimento o sterzata definitiva, non rimane che aspettare.
Marco Di Bella