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“Aspettando la luna” al Teatro di Ostia antica

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Al tramonto il Teatro è ad Ostia Antica

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Pochi luoghi consentono di fare un’esperienza di immersione nel teatro e nella cultura del passato e il Teatro Romano di Ostia Antica è uno di questi. E per rendere questa esperienza ancora più veritiera, gli spettacoli di “Aspettando la Luna” cominceranno al tramonto. La programmazione si muoverà attraverso interpretazioni fedeli dei testi e delle prassi sceniche antiche e offrirà anche spettacoli caratterizzati da uno spirito contemporaneo, che quei testi interrogano e rielaborano. Così sarà per i “Menecmi” di Plauto (18 luglio) messo in scena da Vincenzo Zingaro, uno studio e un’elaborazione sul valore metaforico e metafisico del teatro. Anche la danza avrà spazio nella rassegna, in una rielaborazione globale dell’Odissea che trae spunto da un’ipotesi avanzata da alcuni studiosi, e cioè che il poema omerico sia opera di una scrittrice siciliana. La matrice siciliana, infatti, sarà l’anima di “Odissey” (22 luglio), con la regia e le coreografie di Mvula Sungani e la sua Physical Dance, con in testa Emanuela Bianchini, e le musiche della Trinacria Freedom Orchestra diretta da Alessandro Mancuso. L’Odissea si trasformerà così nella metafora di un rapporto di coppia in crisi, quello tra Adele e Antonio, ovvero tra Omero e Ulisse. Da un poema omerico a una commedia di Aristofane tra le più simboliche, “Gli uccelli” (24-25 luglio) messa in scena da Claudio Boccaccini e interpretata da Felice Della Corte e Roberto D’Alessandro. Tutta l’opera si basa sulla costruzione di un’utopia e in particolare sull’edificazione di una nuova città lontana dalle bassezze da cui fuggono i due protagonisti, a metà tra cielo e terra, luogo di incontro e di confronto dove si concretizzerà un lieto fine.

Il contatto con la commedia greca sarà possibile anche grazie a “La donna di Samo” di Menandro (29 luglio), la cui regia sarà firmata da Silvio Giordani e vedrà come interprete Pietro Longhi, il Direttore artistico della rassegna teatrale, al centro di una commedia degli equivoci dallo spirito moderno.

Anche ad agosto la programmazione riserverà spettacoli di grande interesse, a partire dai “Menecmi” (1° agosto) di Plauto rivisti da Tato Russo, passando per “Adelphoe” (4 agosto) di Terenzio, commedia di analisi sociale messa in scena da Silvio Giordani, fino all’ultimo appuntamento, “Le memorie di Adriano” (6 e 7 agosto), interpretata da Giorgio Albertazzi e diretta da Maurizio Scaparro, impegnati in una resa scenica del capolavoro di Marguerite Yourcenar.

Aspettando la luna
Teatro Romano di Ostia Antica
Via dei Romagnoli 717 (scavi archeologici di Ostia Antica)
fino al 7 agosto 2015
Tel.: 06/56 50 071 – 380 58 44 086
ostianticateatro@libero.it
www.ostianticateatro.it

Stefano Cangiano