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Cie Twain: la fabbrica di danza contemporanea

La danza contemporanea è contaminazione allo stato puro. Se credete di vedere qualcosa di pronto e confezionato vi sbagliate. All’inizio dello spettacolo, vi chiederete il perché di certi movimenti, apparentemente fuori luogo; come mai il respiro dei danzatori è così intenso; perché alcuni passi sono ripetuti in modo quasi ossessivo. Dovrete cambiare chiave di lettura: guardare la danza col cuore aperto, ascoltando le sensazioni che vi suscita. Perché è questo che vuole: raccontarvi una storia sì, ma soprattutto farvi emozionare. Tirarvi fuori reminescenze e percezioni.
Nel campo della danza contemporanea, c’è una compagnia, la Cie Twain, abilmente guidata dalla coreografa e regista Loredana Parrella, da cui potrete farvi ispirare. Reduce dalla messa in scena della pièces “Romanza” al teatro Furio Camillo di Roma, la Cie Twain mescola diversi linguaggi espressivi: danza e teatro; musicisti che interagendo sulla scena diventano anch’essi parte dello spettacolo, proiezioni video e installazioni. L’obiettivo è realizzare un’équipe la cui forza sia proprio nell’eterogeneità dei suoi elementi.

La Cie Twain è risiede presso lo Spazio CTw, una struttura di 280 mq che ha consentito in questi anni alla coreografa e alla compagnia di ampliare e approfondire il proprio lavoro di ricerca. M non solo: lo Spazio CTw è un cantiere in continua evoluzione: ha ospitato diversi corsi di formazione per le professionalità artistiche ed ha realizzato il progetto “OFFicINa” per la diffusione e la sensibilizzazione alle arti sceniche nel territorio della Provincia di Roma finanziato dalla Regione Lazio, e realizzato in collaborazione con tst-triangolo scaleno teatro; nel 2010 è stata sede di “caMpus: musica, movimento, messa in scena” progetto vincitore all’interno del Piano Locale Giovani finanziato dalla Provincia di Roma. Nel biennio 2010-2011 le viene rinnovata la collaborazione con “OFFicINa” di triangolo scaleno teatro. Una recente produzione è “Romanza”, una pièces divisa in due parti; la prima, intitolata “Rien à dire” è composta da una serie di microstorie drammatiche, ambigue, riflessive e anche comiche. La drammaturgia si genera spontaneamente scrivendo piccole storie che contengono storie più grandi. La seconda parte, Féroce Présence, parla del dolore, dell’esigenza di non ridurlo a solo sintomo ma di dargli una forma ed un senso. Tutto parte da dentro, dalla profondità, dall’abisso delle carni.

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Il 21 Dicembre al teatro Palladium di Roma, potrete assistere alla nuova produzione “Lei e Tancredi. Denunce di corpi parlanti”. Lo spettacolo parte dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, ricerca la forza dei significati, in un periodo storico come il nostro, dove pensiero ed essere sono massificati. L’eroe non si lascia condizionare da niente e nessuno, in nome del suo credo. Tancredi e Clorinda, gli amanti impossibili, diventano i corpi parlanti nei quali si attua il distacco dall’indolenza e dalla rinuncia, epidemie del nostro tempo. Per altre informazioni, potete consultare il sito

Informazioni:
www.cietwain.com

Sarah Proietti