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Dingnita’ autonome di prostituzione, il teatro alla merce’ dei clienti

Dal 19 al 24 luglio al Casale della Cervelletta, nell’ambito del festival Eclettica
Tanti i momenti dedicati al teatro per l’estate, quest’anno la scelta è tra tanti spazi diversi e suggestivi, da Villa Doria Pamphilj al Fontanone del Gianicolo, dal Giardino degli aranci a Villa Borghese. Ma ancora una volta ci allontaniamo dai luoghi istituzionali del teatro ed esploriamo zone di confine, spazi nuovi, del tutto inediti. E arriviamo a una casa d’appuntamenti. È questo il luogo per “Dignità autonome di prostituzione, uno spettacolo di Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna” (questo il titolo completo!), in programma dal 19 al 24 luglio per la rassegna Eclettica, che si sta svolgendo al Casale della Cervelletta.
Uno spettacolo fuori da ogni logica, nato osservando le vetrine del quartiere rosso di Amsterdam e che, rinunciando a ogni convenzionalità dell’arte teatrale, si realizza in un bordello. Lo spettatore o il gruppo di spettatori vengono accolti dalla famiglia tenutaria della casa, che rifornisce gli astanti della moneta locale, i dollarini, con cui pagare le prestazioni degli attori distribuiti in diversi spazi. Estrema mercificazione del lavoro attoriale, svilimento della funzione e del ruolo del teatro si penserebbe. Niente di più sbagliato. Un gesto di denuncia, una presa d’atto che passa attraverso il pagamento dell’attore-prostituta, il quale recita monologhi perl lo più scritti da Melchionna, ma anche pezzi di teatro della tradizione, da Shakespeare a Pirandello a Dostoevskij. Sono quelle che Melchionna stesso ha definito “pillole”, e hanno uno scopo preciso: “Fungono da terapia atta a un graduale riavvicinamento del pubblico al teatro”. Un riavvicinamento che avviene servendosi del segno dei tempi, esemplando la concezione vigente sul lavoro teatrale, mortificato da tagli e scarsa considerazione, soprattutto per quel che riguarda gli attori. Sempre Melchionna, a tal proposito, ha racontato: “Ho sempre pensato che gli attori in Italia non siano affatto tutelati, e sono sempre stato contrario all’idea di farli lavorare gratis o ad incasso, pur essendo costume diffuso ormai, specie nel teatro off e per ovvi motivi. Questa volta però la provocazione si basava proprio sul discorso della prostituzione e con Elisabetta abbiamo pensato ‘Visto che lavorano sempre sottopagati, diamo una vetrina a ciascuno di loro e la possibilità di guadagnarsi dei soldi con le proprie performance, in una casa chiusa e protetta’. Così quello che apparentemente sembrerebbe un luogo dissacratorio svilente si trasforma in estremo baluardo di difesa dell’arte teatrale, del suo spirito, delle sue manifestazioni e della professionalità di chi ha fatto del teatro la propria vita. Da qui anche il progetto dei due autori dello spettacolo, che confidano: “Il sogno sogno è rendere Dignità Autonome una accademia, una ‘casa chiusa dell’attore’ permanente. Il mestiere dell’attore e degli artisti in genere va rivalutato e necessita di fondi e di possibilità maggiori sia in termini di studio che di tempo per gli allenamenti e le prove”. Intanto gli sforzi proseguono, per uno spettacolo che, dal 2008, ha raccolto premi su premi, coinvolgendo più di settanta attori e che, ogni sera, coinvolge gli spettatori rendendoli partecipi di un’idea nuova di teatro, libero e autonomo, con una dignità inattacabile, prostituta per necessità ma in realtà messaggero di un amore incondizionato per l’arte.

Stefano Cangiano

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Dignità autonome di protituzione
Dal 19 al 24 luglio per Eclettica Festival
Casale della Cervelletta
Via della Cervelletta 1 (Tor Cervara)
Info: ecletticafest@gmail.com  338 2006735
http://www.ecletticafest.com/