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Gogol’, un romano d’adozione

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Nel bicentenario dalla nascita del grande scrittore russo Roma si prepara ad ospitare una serie di eventi culturali in suo onore.
La Russia festeggia il bicentenario dalla nascita di uno dei suoi più grandi scrittori, Nikolaj Vasil’evi? Gogol’, figura di spicco della letteratura russa del XIX secolo. Nei suoi racconti ha esplorato l’animo umano con un realismo talmente originale da essere definito gogoliano, ha infranto ogni schema linguistico precostituito divenendo ispirazione per i suoi grandi successori come Dostoevskij. Quando Gogol arrivò a Roma nel 1837, fu totalmente travolto dal fascino della città eterna che definì “patria della sua anima” e ne assaporò a pieno lo spirito, dai suoi antichi fasti alle tradizioni popolari. Questo magico incontro, che segnò indelebilmente la vita e la produzione artistica del drammaturgo, è celebrato in una ricca rassegna promossa dal Comune di Roma e dall’Ambasciata della Federazione Russa in Italia che si terrà nella capitale dal 30 settembre al 29 novembre 2009.
È nelle parole del Sottosegretario alla cultura Francesco Giro che si comprende pienamente lo spirito in cui nasce: “Un’iniziativa che segna la proficua collaborazione tra Roma e San Pietroburgo, si tratta di un progetto non solo celebrativo, vuole anzi afferrare il valore della cultura come fattore primario di scambio tra i popoli per avvicinare le tradizioni, per dimostrare come la cultura talvolta comprenda movimenti che la politica non è riuscita a comprendere”.
Gli eventi sono numerosi, come una serie di mostre, tra cui quella presso la Biblioteca Museo Teatrale del Burcardo intitolata “Gogol’-il Teatro-l’Avanguardia russa” e la rassegna cinematografica “Gogol’ nel cinema” presso la Sala Trevi della Cineteca Nazionale nel corso della quale verranno proiettate pellicole come “Il Cappotto” di Lattuada e “Anni Ruggenti” interpretata da Nino Manfredi. Tra gli appuntamenti più attesi c’è quello al Teatro Valle con lo spettacolo “Possidenti di Antico Stampo” della Compagnia del Teatro d’Arte ?echov di Mosca, fondata nel 1898 da Konstantin Stanislavskij e riconosciuta ancora oggi tra le più importanti compagnie russe. Come nel racconto di Gogol’ la pièce ci porta in un mondo apparentemente incontaminato destinato ad essere stravolto e sopraffatto dal dolore e dalla desolazione dell’animo umano più cupo. La forza della rappresentazione è data dalla profondità con cui l’autore scava all’interno dei personaggi, mostrandone l’aspetto più misero e meschino. Si tratta quindi di un evento unico per chi oltre ad amare la narrativa del grande autore russo, non vuole perdere l’occasione di assistere ad una messinscena di una compagnia teatrale storica e tra le più rinomate a livello internazionale.

Per maggiori informazioni: www.bicentenariogogol.it

Vittoria Pomponio

Urloweb.com

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