Home Cultura Teatro

La fiaba africana del Teatro della Colazione: La mantide e la luna

La mantide e la luna - Teatro della ColazioneRID

Il Teatro della Colazione è una giovanissima realtà teatrale voluta e animata da giovani artisti di provenienze diverse: registi, drammaturghi, attori, circensi

Ads

Una realtà composita per scelta e per vocazione, impegnata a confrontarsi, divertita e concreta, con l’attività teatrale italiana. Il gruppo di artisti, che sta lavorando anche al concorso Diversamente Stabili (qui la campagna di crowdfunding ancora in corso), pensato per far incontrare drammaturghi e registi e farli conoscere al pubblico nella prima metà del 2015, esordisce ora a Roma con La mantide e la luna, primo capitolo di Mandela’s Rocktales, drammatizzazione dei racconti contenuti nel libro Le mie fiabe africane, edito da Feltrinelli.

Lo spettacolo, scritto e diretto da Giacomo Sette, autore classe 1989, sarà messo in scena in prima assoluta al Blue Desk studio il 21, 22 e 23 novembre. È una fiaba africana, costruita sui temi e gli stili del racconto popolare, che all’essenza del narrare unisce il linguaggio musicale e quello iconografico. I sette attori raccontano, dialogano tra loro e con le figure che prendono vita sul palco, meno materiali ma non per questo meno vere. A dare unità all’insieme di forme e linguaggi è un’atmosfera di sogno che consente di dimenticare limiti di immaginario o di provenienza e di confrontarsi con i temi del desiderio, dell’amore e della pazzia.

La mantide e la luna sarà l’occasione per conoscere il Teatro della Colazione ed entrare in contatto con una nuova forza del nostro teatro, capace di confrontarsi con arti diverse e ricondurle su un palco teatrale, con consapevolezza e poesia.

Info
La mantide e la luna (Mandela’s Rocktales, capitolo primo)
Venerdì 21 e sabato 22 h 21
Domenica 23 h 18
Blue Desk
Via Orazio Coclite, 5 (Furio Camillo)
http://www.associazioneculturalebluedesk.org/
teatrodellacolazione@gmail.com
Tel: 347 64 59 675 – 333 49 04 007
Biglietti: 7 euro con rinfresco di benvenuto

Stefano Cangiano