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Ma che bell’Ikea: la nuova irresistibile commedia di Giovanni Clementi

Dall’8 al 19 dicembre al Teatro Agorà
La versatilità di Clementi è ben nota al pubblico romano, l’anno scorso due monologhi come Il re di Negombo e Due soli al comando (con Riccardo Fabretti che è protagonista anche di questa nuova piece) hanno dimostrato come con una sensibilità particolare abbia saputo scavare in storie di periferia, di umanità ai margini, prendendo frammenti e costruendoci storie consistenti, più che vere, forti e ora arriva con una commedia esilarante, supportato da attori bravissimi. Riccardo Fabretti ha una storia consolidata col regista e in più si è aggiunta Paola Minaccioni, un talento della risata noto al grande pubblico grazie alle sue celebri imitazioni e alle apparizioni sulle maggiori emittenti nazionali. Un duo quindi che aveva tutte le coordinate per riuscire e che è andato oltre ogni aspettativa, riuscendo a trascinare il pubblico in un ritmo frenetico e sempre ben controllato, intelligentemente architettato e soprattutto guidato da una comicità irresistibile. La vicenda ruota attorno al trasferimento di due giovani coppie in un palazzo di recente edificazione alle periferia nord di Roma. Due coppie assortite in modo esemplare e diversissime tra loro: da una parte Fidel e Carlotta, convinti sostenitori degli ideali tradizionali della sinistra, lui avvocato in carriera e lei giovane donna sovrappeso tempestata da ogni sorta di mania, in fuga dalle madri di entrambi che incombono sulle loro vite fino ad annullare la loro attività sessuale; d’altra parte Marino e Katynka, lui operatore di mercato in cerca di fallimenti di negozi per reperire scarpe da rivendere e lei prostituta rumena dall’accento divertentissimo, che fonde insieme gli stilemi del romanesco con la pronuncia dell’Est. Niente li accomuna: cani diversi, passionalità agli antipodi, ideali e abitudini inconciliabili. Ma sarà proprio l’intreccio tra le coppie e il quadrangolo amoroso che ne verrà fuori a vivificare i quattro personaggi, ognuno a suo modo bisognoso di una scossa. Un incontro inaspettato che soprattutto dimostrerà come alla base, a legare anche la più rigida oltranzista tardo comunista e il borgataro un po’ sciatto e rude ci sia qualcosa di estremamente materiale ma anche profondo, l’Ikea. L’emblema del conformismo del ventunesimo secolo ma anche il collettore tra individui così diversi e all’apparenza così lontani. I quattro si ritroveranno ad essere uguali, identici, solo quando reciteranno a menadito le didascalie da catalogo o completeranno le diciture indicate sui cartellini dei prodotti della grande catena svedese. Una riflessione attenta sulle debolezze del pensiero umano, sulla fragilità di certe convinzioni e sulla vacuità di gabbie sociali in cui inserire gli esseri umani, che si ritrovano insieme nei momenti e nei modi più impensabili. Uno spettacolo esilarante, in cui gli attori hanno modo di sfoggiare tutta la loro bravura attraverso i continui travestimenti e cambi di voce, guidati dalla regia sempre attenta di Giovanni Clementi.

Info:
Ma che bell’Ikea
Dall’8 al 19 dicembre
Teatro Agorà
Via della penitenza 33 (Trastevere)
06/6874167

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Stefano Cangiano