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Perdutamente: smarrirsi nel teatro e’ una scelta

L’idea di un teatro statico più che stabile, imprigionato nei suoi confini fisici, tra una quinta e l’altra del palco, dalla prima fila all’ingresso, è già stata scardinata da tanti anni e continua ad essere scalfita e subire variazioni su variazioni.
Il teatro dunque è uscito da sé, ha invaso le strade, è arrivato in casa, negli alberghi, in parchi e bugigattoli e allora la soluzione, l’atto innovativo è far perdere nel teatro chi vi gravita attorno. ‘Perdutamente’ è molto più di una rassegna o un festival, è l’incentivo e l’incitazione a perdersi che arriva a chiunque ami quest’arte. Fino al 21 dicembre infatti 18 compagnie si alterneranno ogni giorno con spettacoli, performance, letture, conferenze-spettacolo, installazioni e altro ancora che riesce difficile catalogare con un glossario tradizionale, dalle 18 fino a notte fonda, portando a compimento il lavoro degli ultimi due mesi, in cui il teatro India è stato casa, rifugio, laboratorio e luogo di creazione.

Due mesi in cui gli artisti sono stati chiamati a riflettere, appunto, sul tema della perdita. Perdere chi, cosa, perché, perdere quando e come, essere persi o volersi perdere? Un tema declinabile secondo infinite sfumature di significato, con forme espressive multiple, riunite per comodità e per vocazione sotto la parola “teatro”. Perdutamente darà un nuovo significato, nuovi confini, o forse eliminerà definitivamente tutti quelli esistenti, a questo termine e a questa arte. Dal foyer agli spazi esterni, dalle pareti al sottosuolo, tutto parlerà d’arte, che racconta della perdita ma non viene mai persa. Il programma è foltissimo e rimandiamo ai canali telematici ufficiali per consultarlo e decidere, il costo davvero esiguo (5 euro per l’ingresso agli ambienti interni, per il resto è tutto gratis) se rapportato al lavoro preparatorio che ha preceduto questi 19 giorni di teatro in tutti i sensi e in tutte le direzioni.

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C’è chi, come teatrodelleapparizioni, con la sua rilettura delle illustrazioni di Moby Dick coinvolgerà i bambini dagli 8 ai 10 anni, la compagnia Biancofango invece con gli adolescenti mostrerà modi nuovi di rappresentarsi attraverso il teatro e poi ci saranno tanti spettacoli dove l’attore sarà la casualità, l’armonia che si creerà tra la platea (ammesso che ci sia) e il palco (ammesso che esista). Clima della compagnia MK inscenerà una coreografia perpetua e sempre nuova, Andrea Cosentino confonderà body art e clown, l’Accademia degli Artefatti lavorerà a partire dalla biografia, dalla vita di chiunque passi all’India in quei giorni. E ancora l’arte diffusa in ogni angolo del teatro India dove tutti hanno potuto lasciare una traccia di sé nei giorni passati e anche un’intera giornata di spettacolo, dalle 10 de mattino alle 2 di notte, in cui tutte le compagnie animeranno lo spettacolo dello spettacolo di Benares (15 dicembre).

Un’opportunità unica, un sussulto deciso dal sistema linfatico del teatro italiano e uno strattone rivitalizzante a tutta l’arte nostrana. Perdutamente non si può perdere.

Perdutamente
Dal 3 al 21 dicembre
Teatro India
Lungotevere Vittorio Gassman (ex lungotevere dei Papareschi) 1
www.teatrodiroma.net
www.facebook.com/perdutamente.india
perdutamente@teatrodiroma.net
Tel.: 06/68 400 0311/ 14

Stefano Cangiano