Home Cultura Teatro

Se drammaturghi e registi si incontrano per caso: Diversamente stabili

diversamentestabili

Un’idea di teatro innovativa ed essenziale, che prende forma dal confronto

Ads

Il Teatro della Colazione è un insieme eterogeneo di artisti che si muovono con interessi ed esiti diversi nel mondo del teatro, colleghi e amici che si sono ritrovati insieme attorno a una tavola imbandita e lì hanno partorito un’idea bella e importante come Diversamente Stabili. In realtà la rassegna ospitata al Teatro Elettra è alla sua terza edizione ma quest’anno, proprio dal Teatro della Colazione, sono stati introdotti significativi elementi di novità. Su 124 spettacoli presentati, sei sono stati i lavori selezionati e il gruppo organizzatore ha assegnato ogni drammaturgia a un regista che nulla aveva a che fare con l’autore o il testo. In collaborazione con l’Associazione Sipari d’Oriente, che anima le attività del Teatro Elettra, il Teatro della Colazione ha poi offerto ai registi spazi e organico per realizzare gli spettacoli, in scena fino a giugno per un week end al mese. Gli spettatori che hanno assistito e assisteranno agli spettacoli, grazie alle loro votazioni decreteranno il vincitore del premio per la migliore regia e quello per la migliore drammaturgia, ai quali spetterà un compenso in denaro. La giuria qualificata, composta da Carlo Emilio Lerici, Marco Maltauro e Giulio Reale, invece, assegnerà il premio per il migliore spettacolo, consentendo al lavoro più meritevole di essere inserito per una settimana nella programmazione della stagione 2015/16 del Teatro Elettra.

Dei sei spettacoli in cartellone due sono già stati messi in scena richiamando un pubblico ampio e partecipativo, che non si lascia sfuggire l’occasione di interagire con registi e drammaturghi a fine spettacolo per interrogarli sul proprio lavoro e comprenderne le scelte di messa in scena. Con “Processo all’infanticida Maria Farrar”, in scena dal 26 al 28 marzo, si arriva al giro di boa di Diversamente Stabili. Lo spettacolo, scritto dal sedicenne Giovanni Maria Zonzini e messo in scena da Francesco Datena, è ispirato da una poesia di Bertolt Brecht che è l’inizio per un ideale processo in cui una giovane donna che lavora in un’osteria si ritrova coinvolta in un processo, divisa tra il dibattito tra pubblica accusa, difesa e il giudizio dell’opinione pubblica, che velocemente forma una consapevolezza, emana la propria sentenza e altrettanto velocemente dimentica, senza dare all’imputata la possibilità di argomentare, preda del balletto macabro tra le parti in causa.
Diversamente Stabili ha portato un’idea di teatro innovativa ed essenziale, che prende forma dal confronto, dal lavoro comune tra persone unite esclusivamente da una vocazione artistica identica e un comune ambito professionale. Si può facilmente immaginare che qualsiasi spettacolo nato da un lavoro del genere ne esca fortificato, con un’identità stabile, anzi, “diversamente stabile”.
In attesa della premiazione di luglio, vale la pena seguire questa rassegna e prendervi parte attivamente.

Diversamente stabili
Fino al 27 giugno un weekend al mese
Teatro Elettra
Via Capo D’Africa, 32 (Colosseo)
teatrodellacolazione@gmail.com

Stefano Cangiano