Home Cultura Teatro

Teatro Accento

teatro accento

Non si smette mai di ridere

Ads

Chiudiamo come abbiamo iniziato, quando questa avventura chiamata Maschere ha cominciato a portare il nome di chi scrive. Chiudiamo con il sorriso, con Accento Teatro e con l’appuntamento del Makkekomiko, che a distanza di sette anni continua ad essere una garanzia. Sempre di martedì, sempre con i comici giovani e più attempati, promesse e certezze della risata che hanno reso la piccola sala del Testaccio un polo di attrazione di energie e di diffusione di comicità.

Oltre al Makkekomiko, la programmazione di Accento Teatro per il mese di febbraio riserva due spettacoli. Uno è un ritorno, dovuto al grande successo di pubblico registrato a dicembre. Si tratta di “C’ho i miei tempi” di Marco Passiglia, uno spettacolo dirompente in cui vivere tutte le diverse conformazioni del sorriso. Passiglia sarà in scena dal 12 al 14 febbraio con tanto di serata dedicata a San Valentino. L’altro spettacolo del cartellone di Accento Teatro è “Singolo”, in scena dal 18 al 28 febbraio, un lavoro scritto e interpretato da Daniele Coscarella, che sul palco è affiancato da Adriano Russo, la regia è di Pascal La Delfa. Lo spettacolo è la storia di una ricostruzione della vicenda personale del protagonista, immerso in un flusso di incoscienza torrenziale, in cui tutto, proprio tutto, verrà a galla. A questa ricostruzione però parteciperà anche un altro “singolo”, un musicista, che devierà la corrente fino a sviluppi inattesi.

Accento si conferma un’oasi della comicità nel panorama teatrale cittadino, dove le forze del riso circolano libere e autentiche. E autentica è stata la gioia di raccontare questa realtà e le tante altre che dal 2009 a oggi hanno occupato questo spazio su Urlo. La parte più bella di questo lavoro è stata la scoperta, la presa di coscienza graduale della vitalità del teatro a Roma e in Italia, nonostante tutto e tutti. Questo capitolo si chiude con la speranza che il teatro diventi sempre più un patrimonio percepito come bene comune e non elitario. Se Maschere è riuscita a far passare questa convinzione si può dire che il suo obiettivo sia stato raggiunto. Per questo il grazie va a Urlo, alla sua paziente redazione, a chi ci ha creduto e a chi ha dato credito alle parole che leggeva in questa colonna a pagina 15. Lunga vita a Maschere e buono spettacolo a voi!

C’ho i miei tempi (dal 12 al 14 febbraio)
Singolo (dal 18 al 28 febbraio)
Teatro Accento
Via Gustavo Bianchi 12/a (Testaccio)
www.accentoteatro.it
06 5798 2812 | info@accentoteatro.it

Stefano Cangiano