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Castello della Cecchignola: chiuso uno dei due contenziosi

Il Comune offre 26 milioni di euro. Ma una metà dei cittadini ha ancora paura per il proprio futuro.
Un altro passo verso la soluzione del contenzioso tra Comune e proprietari dei terreni su cui fu edificato, tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90, il quartiere Castello della Cecchignola.
Tutto nasce dall’occupazione pubblica di terreni di proprietà di società risalenti da una parte al consorzio Fonte Meravigliosa e dall’altra a società della famiglia Torlonia. Su di essi, fino al ’91, si realizza edilizia abitativa per circa 5200 abitanti. Il Comune, a causa di una serie di imprecisioni e di rilievi mossi dai vari enti di controllo non riesce ad effettuare l’esproprio nei tempi previsti dalla legge e le proprietà aprono dei contenziosi che sono ad oggi ancora in corso. Il 16 novembre il Consiglio Comunale offre alle società riconducibili al Consorzio Fonte Meravigliosa la cifra di oltre 26 mln di euro per l’acquisizione delle aree contese. La proprietà ne chiedeva circa 200. Il Cdq “Castello della Cecchignola” ha lamentato il mancato inserimento nel provvedimento delle aree impegnate dall’altro contenzioso tra Comune e la famiglia Torlonia. Sul contenzioso con i Torlonia il Comune, in sede Civile, è condannato a risarcire 13 mln. Il provvedimento ha messo in luce che non esiste garanzia per i cittadini contro un’eventuale rivalsa del Comune per il recupero da essi delle somme utilizzate per acquisire i terreni. Nulla poi viene detto per l’acquisizione delle aree pubbliche da destinare ai servizi che non sono ancora stati realizzati. “Non nascondiamo la preoccupazione che la soluzione delle vicende legate al contenzioso si protraggano ancora per molto tempo – dichiara Romeo Barbone, Presidente del Cdq succitato – Chiediamo che quanto espresso nell’OdG approvato venga al più presto tramutato in atti concreti. Il quartiere ha, ad esempio, bisogno di una scuola. Esprimiamo amarezza per il mancato inserimento in delibera dell’impegno dell’Amministrazione a non rivalersi sui cittadini di eventuali oneri economici derivanti dalla risoluzione del contenzioso. Auspichiamo che l’Amministrazione risolva nel più breve tempo possibile a favore dei cittadini questo dubbio, altrimenti la mobilitazione degli stessi sarebbe inevitabile essendo le uniche vere vittime della situazione”. Cittadini che rischiano di pagare di tasca loro un danno effettuato dal Comune, come afferma Augusto Culasso, consigliere PD del Municipio Roma XII: “Il Comune ha rassicurato, nei mesi scorsi, i cittadini per poi cambiare versione dei fatti. L’Amministrazione deve attivarsi anche per la soluzione del contenzioso relativo alle aree di proprietà Torlonia e ad acquisire al patrimonio comunale le aree necessarie per la realizzazione dei servizi primari di cui il quartiere è totalmente privo. Qui metà dei cittadini si sentono ancora in pericolo. Credo che alla fine dei conti saranno proprio loro a pagare il danno come è già successo in passato in altri quartieri romani”. Il Cdq ritiene che il principale problema sia l’obbligo di assunzione di responsabilità del Comune come ente che ha creato le condizioni per la nascita del contenzioso a causa di una serie di errori e ritardi. Un OdG presentato dalla maggioranza e votato anche dal PD, ha accolto le preoccupazioni dei cittadini e il CdQ ha convocato un pubblico dibattito per il 9 dicembre, a cui parteciperà anche il Presidente del XII Municipio Pasquale Calzetta. “L’Assessore Corsini ha preso un preciso impegno con i cittadini affinché siano tutelati e non debbano pagare ulteriori somme, e per quanto riguarda il Municipio, non vi è motivo di dubitare rispetto a questo impegno – sostiene Maurizio Cuoci, Vicepresidente del Municipio Roma XII – Anche se l’OdG ultimamente votato in consiglio comunale non esaurisce completamente la problematica, questo è un preciso impegno politico che dovrà tramutarsi in fatto concreto. Insomma si tratta di un ulteriore passo avanti a favore dei cittadini anche per quel che concerne la possibilità di dotare il quartiere dei servizi di cui abbisogna. In ogni caso saremo presenti il 9 per cercare di fornire quante più informazioni possibili ai cittadini che ne faranno richiesta”. In un nostro precedente articolo, l’Assessore all’Urbanistica del Comune, Marco Corsini, aveva tranquillizzato i cittadini dichiarando che non ci sarebbero stati pregiudizi per gli errori commessi dal Comune e si era dichiarato disponibile a rivedere i pesi edificatori indicati nei progetti di Cecchignola Ovest, Colle delle Gensole e Prato Smeraldo con queste parole: “Non abbiamo i fondi per pagare gli oneri ma cercheremo di trovare un accordo con le società di costruzione dando loro delle cubature. D’ora in poi saranno costruiti prima i servizi, poi le case”. Ma dopo il Consiglio Comunale del 16 novembre l’Assessore Corsini non ha risposto alle nostre domande riguardo i servizi e la viabilità nel quartiere nonché riguardo al fatto che la chiusura del contenzioso è rivolta solo alla metà dei cittadini. L’altra metà quanto ancora dovrà aspettare? Ed è vero che anche per loro è esclusa la possibilità di pagare somme di denaro? Ci auspichiamo di poter avere al più presto delle risposte.

Arianna Adamo

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