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Cecchignola: continuano i ritrovamenti archeologici

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Dai cantieri per le nuove edificazioni emergono nuovi tratti dell’antica Ardeatina

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I RITROVAMENTI – “È proprio vero – ci dice una residente – a Roma come fai un buco spunta qualcosa”. È questa la sensazione che molti residenti del quartiere Cecchignola hanno avuto alla notizia dei ritrovamenti archeologici, avvenuti durante gli scavi per le vicine nuove edificazioni. Subito seguiti dalle richieste di molte associazioni attive sulla zona per lo stop ai lavori. Quello che è venuto alla luce in un’area adiacente alla vecchia casa cantoniera su via della Cecchignola, sul cosiddetto “Colle delle Gensole”, è un tratto di basolato, probabilmente di epoca romana, che dovrebbe rappresentare l’antico tracciato della via Ardeatina. I primi a mobilitarsi sono stati i ragazzi dell’Associazione Attivamente Cecchignola: “Diverse testimonianze, istituzionali e non, ci confermano che la strada romana rinvenuta nell’area dei lavori per le edificazioni di via della Cecchignola è proprio l’antica via Ardeatina. Si stima che si estenda dal quartiere Millevoi fino al Cimitero Laurentino: le istituzioni non possono lasciare che i costruttori la devastino ergendovi sopra migliaia di appartamenti”.

GLI SCAVI DEGLI ANNI ’80 – Intanto nelle scorse settimane sono anche spuntate delle fotografie, scattate da un residentenei primi anni ’80, che mostrano un tratto di basolato situato sull’altro lato di via della Cecchignola. “Ora non bisogna essere Piero Angela per rendersi conto del valore inestimabile, non monetizzabile, di questo bellissimo pezzo di basolato romano perfettamente conservato – scrivono dall’Associazione Cecchignola Vivibile – Tanta bellezza in mezzo a tanto squallore”.

I NUOVI SCAVI – Ma i ritrovamenti non si sono fermati. È infatti di poche ore fa la notizia della scoperta di un nuovo tratto di basolato, questa volta ubicato sul lato opposto di via della Cecchignola. La direzione e la continuità della strada sembrerebbe dare ragione alla teoria secondo la quale saremmo in presenza del vecchio tracciato della via Ardeatina. “È sempre più evidente come, man mano che procedono i lavori dei due cantieri, stia emergendo la rilevanza del ritrovamento – raccontano i cittadini dalla pagina Facebook ‘Salviamo l’Ardeatina Antica’ – Sono sempre più urgenti l’immediata sospensione dei lavori e l’inizio di uno studio per la realizzazione di un parco archeologico per la tutela e valorizzazione di un’area dall’incredibile valore storico, archeologico, culturale, paesaggistico e ambientale”.

DAL MUNICIPIO – Le richieste dei cittadini sono state prese in considerazione anche dagli organi municipali, con la convocazione di una commissione straordinaria per comprendere la natura del ritrovamento e le posizioni delle istituzioni competenti. Abbiamo raggiunto telefonicamente il Consigliere Pd Alessandro Lepidini, Presidente della Commissione municipale Ambiente: “Non possiamo voltarci dall’altra parte – ci ha detto – Bisogna portare avanti tutti gli approfondimenti e le verifiche del caso”. La speranza è che l’intervento non si limiti alla sola mappatura dei ritrovamenti e alla “messa in sicurezza”, che altro non è se non la ricopertura del basolato: “Faremo quanto nelle nostre possibilità per portare a casa il risultato migliore – seguita Lepidini – Bisogna puntare all’idea di valorizzare e promuovere i beni culturali di questa zona, che si presterebbe a diventare un parco archeologico”. Opinione questa che è stata accolta e sottolineata anche dal presidnete del Municipio IX, Andrea Santoro, che attraverso Facebook fa sapere: “Ci batteremo contro l’ipotesi dell’interramento di questo importante ritrovamento archeologico chiedendo al Comune la modifica del Piano di zona, l’inserimento dell’area nel Parco archeologico dell’Appia Antica e la valorizzazione dei reperti”.

L’APPELLO – Una cosa è certa: in un pezzo ormai accerchiato di Agro Romano torna a farci visita la memoria di un tempo passato. Fanno sorridere i tanti commenti dei cittadini sui social network, tra chi parla di “nuovi lavori stradali” fino ai tanti che rilevano come una strada fatta oggi si ricopre di buche in pochi giorni, mentre quella si è conservata per 2000 anni. Ma assieme a questi commenti permea anche il disagio e l’indignazione dei tanti che vorrebbero maggiore considerazione per l’ambiente e il patrimonio storico-culturale: “Si costruisce in fretta là intorno. Per compensare. Per ricompensare i costruttori che non hanno potuto costruire Tor Marancia”. I cittadini di Cecchignola Vivibile si chiedono chi ricompenserà loro del “passato così maltrattato: perchè non prendete coraggio, cari amministratori e decisori, e spezziamo questo abbraccio mortale con chi devasta il nostro territorio? I vantaggi in termini di salute e di sana economia sarebbero enormi – concludono – Ve lo chiediamo da anni”.

Leonardo Mancini