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Cecchignola: si continua a lavorare per aprire via dei Genieri

Con le edificazioni che avanzano, diventa sempre più pressante il bisogno di interventi sulla mobilità

Tratto da Urlo n.152 dicembre 2017

CECCHIGNOLA – L’apertura di via dei Genieri è un progetto contro cui le ultime amministrazioni si sono scontrate a più riprese. “Anni fa si trovarono 750mila euro per la riqualificazione della via – ricorda il Consigliere di Fdi, Massimiliano De Juliis – poi per le rimostranze della Città Militare non si riuscì ad aprirla”.

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L’APERTURA – Il Municipio IX però punta a rassicurare sulle azioni in campo e su quanto si sta progettando di avviare. È il Consigliere del M5S Giulio Corrente a spiegare che per via dei Genieri si sta lavorando sulle autorizzazioni e sui fondi per la riqualificazione: “Siamo al via libera da parte dello Stato Maggiore, mentre cerchiamo di reperire gli 800mila euro utili alla risistemazione della strada e alla perimetrazione della Città Militare – spiega Corrente – si valuta la possibilità di utilizzare una parte degli oneri delle edificazioni di Cecchignola, contando magari sull’aiuto dei militari”. Anche perché nell’area l’Esercito ha in programma la costruzione di 720 appartamenti, 180 dei quali, secondo la VIA della Regione, potranno essere edificati entro il 2023, mentre per i restanti si dovrà attendere il via libera del Comune, a fronte di uno studio sul flusso veicolare della zona. “L’intento è quello di scaricare il traffico che attualmente insiste sulla Cecchignola – seguita Corrente – non è pensabile, infatti, che chi deve arrivare a Laurentina si riversi sulla rotatoria del Dazio”. Anche su questa opera, a quanto apprendiamo, potrebbero essere presto presentati dei correttivi, magari finanziati dagli oneri delle edificazioni della zona.

LE ALTRE RICHIESTE – Parlando di mobilità si devono considerare le arterie limitrofe: “Quando il centro destra governava il Municipio votammo un documento sulla previsione delle cubature e sulle iniziative per la mobilità – seguita De Juliis – Allora non c’erano le rotatorie dell’Ardeatina che hanno migliorato la situazione, tanto da far diventare questa arteria preferibile ad altre”. Il traffico infatti non è diminuito, “soffre della corsia singola in ingresso nelle rotatorie e della svolta verso via di Grotta Perfetta, oltre allo svincolo del GRA non a quadrifoglio”. Infatti oltre all’apertura di via dei Genieri, dal CdQ Cecchignola sono state avanzate anche altre proposte, tra queste l’allungamento di via Vera Vassalle: “Con l’abbattimento del vecchio muro della Città Militare ci sarebbe la seconda via d’uscita dal quartiere – spiegano dal CdQ – arrivando a via dei Bersaglieri. Poi serve la realizzazione di una rotatoria tra via Kobler e via della Cecchignola, già prevista nella convenzione urbanistica”. Si torna poi a parlare dei necessari correttivi sulla rotatoria del Dazio e della necessità di allargare via della Cecchignola: “Sarà comunque difficile sostenere il peso di nuovi 40mila abitanti – seguitano i cittadini – ma intanto, visto che il 40% delle costruzioni sono già state realizzate, si punti a ottenere i servizi previsti in convenzione, come la chiesa e la scuola, che potrebbe limitare gli spostamenti”.

OTTICA DI SISTEMA – Nell’insieme delle opere utili a migliorare la mobilità in questo quadrante, il centro destra municipale torna a proporre un vecchio progetto che in passato ha suscitato non poche proteste: “Il prolungamento di via Kobler, secondo il progetto rivisto e diminuito a due sole carreggiate, senza incidere sul Fosso della Cecchignola – seguita De Juliis – porterebbe gli automobilisti su via di Vigna Murata e non direttamente alla Metro Laurentina”. Su via Kobler però la replica del M5S è chiara ed è di totale chiusura a qualsiasi intervento di questo tipo. “Presenteremo a breve un atto per lo stralcio dell’opera dalla Convenzione Urbanistica – afferma Corrente – non è utile e non è sostenibile, tanto più che si sta valutando l’identificazione del Fosso della Cecchignola come Monumento Naturale”. Quello che si vorrebbe ottenere, conclude Corrente, “è un’ottica di sistema che vada dal GRA fino alla Stazione Laurentina, per cercare di fluidificare il traffico dove sorgeranno i nuovi insediamenti”.

Leonardo Mancini