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Corteo No discarica: 10.000 in piazza è già una vittoria, ma non basta

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Nei prossimi giorni la mobilitazione si sposterà a Falcognana per impedire l’arrivo dei camion in discarica

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IL CORTEO – Un lunghissimo applauso ha aperto il corteo di ieri, un ringraziamento della gente per il lavoro svolto da chi lotta contro l’indicazione della discarica di Falcognana come sito alternativo a Malagrotta. Un lungo applauso che rimbalza contro gli alti palazzi di via Cavour e torna al mittente sottolineando, in egual modo, la massiccia partecipazione a questa giornata. Il corteo organizzato dal Presidio No Discarica Divino Amore è stato un vero successo. Una festa che per la prima volta ha visto convergere nelle strade della Capitale tantissime differenti vertenze ambientali. I comitati e le associazioni di cittadini che da anni lottano per la salvaguardia dell’ambiente, hanno manifestato uniti e con un unico intento: far comprendere alle istituzioni che si va costituendo un fronte comune contro ogni devastazione ambientale. I comitati di Malagrotta e quello contro la discarica di Roncigliano, i cittadini che combattono l’inceneritore di Albano assieme ai coordinamenti della Valle del Sacco fino a Rifiuti Zero Fiumicino, una lunga marea di 10.000 persone (7.000 per la questura): “Era tanto tempo che aspettavamo una iniziativa di questo tipo – ci spiega il portavoce del Presidio, Alessandro Lepidini – non si è mai vista una cosa di questo genere, ora dovranno ascoltarci. Fino ad oggi – rivolto alla piazza – hanno fatto finta di non vederci quando manifestavamo sotto i palazzi delle istituzioni e ci negavano la partecipazione segretando gli atti. Adesso ci vedono? Adesso ci sentono?”. 

IL VOTO DELLA PIAZZA – Il corteo ha sfilato pacificamente per via Cavour e via dei Fori Imperiali dove, in molti, hanno parlato di una ‘vera pedonalizzazione dei fori’. Una breve sosta davanti al Campidoglio, dove non sono mancati cori e sfottò nei confronti del Sindaco Marino e dell’Amministrazione Comunale: “è qui, oggi, nell’ultimo giorno d’estate, che inizia la primavera di Roma – annunciano dal camion che apre il corteo – il Sindaco in campagna elettorale aveva promesso la tutela dell’Agro Romano, è questa la sua tutela?”. Una volta arrivati a piazza dei Santissimi Apostoli il corteo si è costituito in ‘assemblea costituente popolare per l’ambiente’ e ha votato simbolicamente le dimissioni del Ministro dell’Ambiente Orlando: “Domani notificheremo al Consiglio dei Ministri e al Presidente della Repubblica la nostra decisione – spiega il Portavoce dell’Assemblea – è il momento di riprendere in mano il nostro futuro e i diritti che ci stanno negando”.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI – L’assemblea si è sciolta dopo le 20, con una lunga serie di interventi da parte di tutte le anime che hanno composto il corteo. Molte le date e gli appuntamenti importanti ricordati, fra tutti la ‘notte in discarica’ che sta organizzando il Presidio No Discarica Divino Amore per il 30 settembre: “Faremo una lunga veglia al Presidio aspettando i camion che porteranno i rifiuti a Falcognana – spiega Lepidini – non faremo passare nemmeno un sacchetto”. Altro appuntamento previsto è per il 12 ottobre, una nuova grande riunione dei gruppi presenti nel corteo: “Ci incontreremo in una grande piazza della periferia – conclude il portavoce – perchè è in quei luoghi che si vanno ad accumulare le situazioni più critiche”.

IL 30 SETTEMBRE – salvo nuove proroghe, i cancelli di Malagrotta dovrebbero chiudersi definitivamente. Contestualmente si aspetta l’apertura di quelli di Falcognana, un sito che nelle ultime settimane abbiamo raccontato e descritto con dovizia di particolari. La mobilitazione dei cittadini fa sperare in un fronte comune contro questo nuovo scempio ambientale nel territorio del Municipio IX, che tanto ha dato in termini di discariche e inquinamento. Purtroppo non manca una nota dolente che arriva dalle posizioni dissonanti assunte dalle istituzioni: “Sorprende che ci sia una giusta ma improvvisa sensibilità dei cittadini rispetto ad un problema che esiste già da diversi anni nel loro territorio – ha affermato il Sindaco Marino sulle pagine del Messaggero – Sull’Ardeatina una discarica c’è ed è per rifiuti speciali, per la salute sono più pericolosi dei rifiuti trattati”.

Leonardo Mancini

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