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Discarica di via Canestrini: nuovo incontro dei cittadini con la partecipazione del Sindaco

Dopo le preoccupanti notizie sulla previsione di una discarica nel Municipio XII, oggi i cittadini della zona si sono riuniti per discutere le azioni da intraprendere, anche in vista della richiesta per un sito di compostaggio. 

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LA NOTIZIA E LA SMENTITA – L’otto marzo scorso è uscita la notizia di una possibile discarica in via Canestrini, annunciata frettolosamente come la “soluzione al post Malagrotta”. Da subito cittadini, comitati e istituzioni municipali si sono mobilitati per contrastare il progetto. Immediate anche le critiche del Ministro Clini, che da Bruxelles ha invitato il supercommissario Sottile a smentire le voci.  Successivamente il commissario per la Provincia di Roma, il prefetto Postiglione, ha dichiarato di non essere a conoscenza di tale ipotesi mettendo, a quanto sembra, la parola fine alla vicenda. 

LA DISCARICA DI INERTI – Quel che lascia perplessi è l’effettiva presenza di una discarica in via Canestrini, destinata a raccogliere gli inerti (le terre di scavo) provenienti dai cantieri della Metro C. La società che ha in gestione tale sito già nel 2009, come ci spiega Elena Carpentieri, Presidente del Consorzio via Canestrini, fece richiesta presso la Regione Lazio per una modifica di destinazione: “Il 12 marzo scorso, subito dopo le varie smentite, è stata poi pubblicata sul bollettino della Regione la richiesta per un impianto provvissorio amovibile di trattamento e stabilizzazione della frazione organica di rifiuti solidi urbani”. Il nuovo impianto, stando alla richiesta dovrebbe sorgere in un’area attigua alla discarica già in funzione, sulla quale già sarebbero state installate delle celle utili a tale trattamento: “Sul sito della Regione – spiega Elena Carpentieri – ci sono le foto di queste celle. Com’è possibile che si possa aver già costruito queste strutture, quando qui c’è il vincolo paesaggistico che impedisce anche di posare un mattone o di rifare un tetto?”.

IL SITO DI COMPOSTAGGIO – A quanto è stato richiesto dovrebbe arrivare ad acogliere all’incirca 400 tonnellate, delle 1200 giornaliere, di frazione organica proveniente dagli impianti di tritovagliatura della regione. In particolare dovrebbero arrivare da Rocca Cencia ma, come spiega Salvatore Pignalosa dell’Associazione Fare Verde: “Questo tipo di frazione arriva dall’indifferenziata che viene trattata a Rocca Cencia. Non si ottiene una frazione liquida pulita dalla tritovagliatura, ma – continua Pignalosa – un misto di percolato e materia solida con metalli pesanti, pezzi di vetro e residui di medicinali. Questo materiale dovrebbe essere stabilizzato qui. Ci dovrebbero essere degli impianti di depurazione per i percolati che, altrimenti, andranno a finire nelle faglie sospese, spesso usate in agricoltura per l’irrigazione”. Questa vicenda è stata definita una ‘storia già vista’ dal presidente della Commissione urbanistica di Roma capitale, Marco di Cosimo, che ha rilevato alcune caratteristiche di questo modus operandi: “Si sta usando la discarica di inerti come un cavallo di Troia, la stessa cosa che si è tentato di fare a Corcolle. Inoltre viene esposto come una modifica, non un ampliamento o una nuova costruzione. Questo, a loro parere, escluderebbe i legami del vincolo Bondi. Anche grazie alla dicitura di provvisorietà si pensa di aggirare il vincolo, pur sapendo che non c’è nulla di più definitivo di qualche cosa etichettata come provvisoria”.

LA MOBILIT? – Uno degli elementi critici del progetto è l’impossibilità strutturale di conferire rifiuti nel sito di via Canestrini: “Da parte nostra – spiega il consigliere al Muncipio XII, Massimiliano De Iuliis – abbiamo presentato un documento firmato da molti consiglieri che giovedì – contiamo di approvare all’unanimità in un Consiglio municipale straordinario. Abbiamo spiegato che oltre alla nostra contrarietà generale ad una discarica su questo territorio, ci sono altri problemi oggettivi. La via Ardeatina e la Laurentina – seguita De Iuliis – sono strade congestionate e in condizioni critiche. Inoltre nel mese di dicembre è stato definitivamente vietato il taffico ai mezzi pesanti fra il Divino Amore e Falcognana. Come pensano di trasportare i rifiuti se non ci sono le infrastrutture necessarie a farlo?” In aggiunta l’accordo sottoscritto dal Consorzio con questa società riguarderebbe il trasporto di soli inerti, in una strada come via Canestrini che risulta tutt’ora essere privata. 

L’IMPEGNO DEL SINDACO –  All’incontro è intervenuto anche il Gianni Alemanno, che ha voluto rassicurare i cittadini sulla vicenda della discarica: “Pare che la notizia su un post Malagrotta nel Municpio XII venga dall’idea di alcuni tecnici della Provincia. Per tale idea non c’era stata alcuna discussione o avallo da parte della Provincia o del prefetto Postigglione”. Sulla seconda questione, la proposta del privato per l’impianto di compostaggio, il primo cittadino ha assicurato la totale contrarietà di Roma Capitale: “Ci accerteremo se quelle impiantate sono le vasche di compostaggio o sono strutture per il deposito di inerti della Metro C. Siamo contrari non c’è motivo per fare compostaggio in questa zona. Ci sono toponimi da riqualificare – seguita Alemanno – e vincoli come quello Bondi contro cui ci siamo battuti. Manderemo i Vigili per verificare se le strutture sono  previste nella discarica di inerti, altrimenti sequestreremo l’area. Esiste un commissario, il prefetto Sottile, che è investito di poteri che superano gli altri – spiega il Sindaco –  bisogna mantenere alta l’attenzione perchè alla fine è lui che decide. Se ci dovesse mai essere una conferenza di servizi noi presenteremo parere contrario. Siamo convinti – conclude il Sindaco – che con una breve proroga della discarica di Malagrotta, che tanto sta la da trent’anni, utilizzando gli impianti che sono presenti sul territorio del Lazio e aumentando la raccolta differenziata fino al 40%, non saranno necessari altri impianti nel Comune di Roma. Potete contare sul Municipio e sul mio impegno personale, vengo qui a metterci la faccia”. 

LE REAZIONI – Il presidente del Municpio XII, Pasquale Calzetta, considera importante la mobilitazione da parte dei cittadini e l’impegno assunto dal Sindaco Alemanno: “Già in passato con la vicenda della Solfatara avevamo radunato i Comitati di quartiere per organizzare l’opposizione. Oggi ci si ripresenta il problema qui in via Canestrini, una zona totalmente priva di impianti infrastrutturali che possano anche solo permettere il trasporto dei rifiuti. Siamo qui – seguita il presidente – con le nostre motivazioni oggettive. Si pensi ad altro e non si parli più di impianti nella nostra zona. L’impegno preso qui oggi dal Sindaco è importante – conclude Calzetta – speriamo che questo garantisca la tranquillità dei cittadini della zona”.  Pur rilevando positivamente l’impegno assunto da Gianni Alemanno, è più critica la posizione di Andrea Santoro, coordinatore Pd al Municipio XII: “Il Sindaco si è smentito visto che inizialmente, a quanto si era appreso dalle agenzie, era favorevole a questa opportunità. Fortunatamente si è ravveduto prendendo un impegno. Qui – prosegue Santoro riferendosi alla vicenda della discarica – non deve essere fatta alcuna ipotesi, fin quando non ci sarà un piano vero e proprio di dirottamento dei rifiuti. Non si possono fare progetti di questo tipo senza coinvolgere la comunità e le istituzioni, improvvisandoli dalla sera alla mattina. Probabilmente qualcuno sapeva e ha taciuto”.

 

Leonardo Mancini