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Discarica Falcognana: dal Ministero dell’Ambiente arriva lo stop

sitofalcognana

Nessuna individuazione del sito perchè cessati i presupposti emergenziali

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ARRIVA IL NO – all’indicazione della Falcognana come discarica di servizio. A renderlo noto è il Presidio no Discarica Divino Amore: “La battaglia è stata vinta e ora ci sono le prove inequivocabili che la discarica alla Falcognana non si farà più”. La prova è la risposta da parte del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, al quale lo stesso Presidio si era rivolto chiedendo la revoca del mandato al Prefetto Sottile e al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, in relazione gestione di questa vicenda.

 

LA RISPOSTA – del Segretariato riporta la nota del Ministero dell’Ambiente che spiega come: “Il sito di discarica in località Falcognana, che ha formato oggetto di proposta da parte del Commissario straordinario, dott. Goffredo Sottile, non è stato ad oggi approvato dal Ministro Orlando, essendo allo stato venuti meno i presupposti emergenziali che ne giustificavano l’individuazione”.

ALLE DICHIARAZIONI – del Sindaco Marino in occasione della sua visita nel Municipio IX, si aggiunge anche questa rassicurazione: “Questa è l’ennesima prova che l’azione di contrasto contro la discarica al Divino Amore, frettolosamente qualificato come candidato idoneo a raccogliere l’eredità di Malagrotta dall’allora Commissario Sottile, ha esplicitato piena e incondizionata efficacia – seguita il Presidio – Stante dunque la prova inconfutabile, il Presidio esprime grande soddisfazione per il successo ottenuto e rivendica la paternità di una lotta estenuante che ha condotto sempre al centro della legalità, nel rispetto delle leggi della Repubblica, della Costituzione e dell’intero ordinamento giuridico”.

IL RINGRAZIAMENTO – da parte del Presidio va a tutti i cittadini e i residenti della Falcognana: “Il successo ottenuto ci riempie di orgoglio e soddisfazione, soprattutto perché arriva in un momento storico caratterizzato da un’accesa contrapposizione politica, percepita dall’opinione pubblica come una deriva delle istituzioni democratiche. Ebbene, proprio in questo contesto di riferimento, la vittoria è stata ottenuta grazie all’ampia partecipazione popolare dimostrata negli oltre 5 mesi di lotta”. Un ulteriore ringraziamento lo esprimono nei confronti del Presidente uscente dell’Associazione in cui si è costituito il Presidio, Alessandro Lepidini: “che con volontà e tenacia ha contrastato i poteri forti di quella politica menefreghista, che ha fatto di tutto per minimizzare e spesso affossare le nostre ragioni. La vittoria di questa battaglia – conclude il Presidio – va oggi consegnata nelle mani dei cittadini che hanno creduto e sostenuto questa lotta fino alla fine. Oggi possiamo finalmente dire che questo cammino percorso insieme non è stato vano”.