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E l’area del Picar, adiacente al Luneur, che fine fara’?

Lo stabile che ospitava il ristorante Picar sta per essere riqualificato.

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Sono anni che, tra le pagine del nostro giornale, trattiamo la questione “Luneur”, l’ex parco di divertimenti ormai da diverso tempo in stato d’abbandono con i suoi ex dipendenti in rivolta perché trovatisi senza lavoro dopo cinquant’anni di attività. Negli ultimi tempi però un altro “mistero”, sempre da quelle parti, è saltato agli occhi di molti dei nostri lettori, che ci hanno scritto chiedendoci di approfondire ciò che riguarda il cantiere che si vede su via dell’Artigianato, nell’area che qualche anno fa ospitava il ristorante Picar, all’interno del parco di divertimenti. Molti di loro, infatti, hanno sperato, erroneamente, in un inizio di lavori per una prossima riapertura dello storico luna park. Quindi facciamo un po’ di chiarezza: l’area dove era allocato il ristorante fa parte del patrimonio di Eur Spa, ma non è compresa nell’area del Luneur. Questo significa che la sua riqualificazione è indipendente da quella del Parco. Attualmente il cantiere è in una situazione di stallo e moltissime sono le voci ufficiose che si sono avvicendate su che destinazione avrebbe avuto l’area, sul suo probabile utilizzo. Abbiamo così contattato l’Ufficio Stampa dell’Eur Spa che ha dissipato i nostri dubbi in merito. “L’intervento edilizio in corso presso l’immobile ‘Ex Picar’, situato in via dell’Artigianato n. 6, prevede il recupero funzionale ed estetico dell’edificio al fine di sottrarlo alle condizioni fatiscenti in cui versava, utilizzando criteri formali e costruttivi peculiari dell’Eur che rappresentano i caratteri distintivi di un’opera di ‘ricontestualizzazione’  e valorizzazione del luogo. Allo stato attuale – continua la nota – Eur Spa è in attesa di concludere il normale iter amministrativo della variante in corso d’opera che tiene conto delle ultime disposizioni in materia del NPRG, e prevede che il cantiere potrebbe riaprire con l’arrivo dell’estate, completando i lavori intorno alla fine del 2010”. L’Ufficio Stampa precisa che la variante è relativa non ad una destinazione differente dell’area, ma a questioni di natura strutturale. L’edificio, recuperando il progetto originale che lo renderà contestuale con l’assetto dell’Eur, dovrà essere adeguato alle nuove regole di edificazione e di sicurezza che sono cambiate negli anni (in ultimo le disposizioni antisismiche del 2009) e che oggi, ovviamente, sono differenti da quelle di decine di anni fa. Questo significa che il cantiere è stato bloccato proprio per queste motivazioni: le leggi si modificano e il progetto va aggiornato e approvato e, come si sa, la nostra burocrazia spesso non risolve adempienze amministrative in una manciata di giorni.
Molte sono le voci che circolano sulla destinazione dell’area, in primis quella di un centro benessere. La nota continua: “L’opera di valorizzazione dell’immobile, indipendente dalla riqualificazione dell’area limitrofa dell’ex Luneur, riconsegnerà lo stabile alla sua destinazione commerciale e di ristorazione”. Questo significa, precisa l’Ufficio Stampa, che una parte sarà adibita alla ristorazione e una parte ad uso commerciale. In quest’ultima bisognerà fare un’attenta valutazione delle attività che potranno essere ospitate in base a quello che prevede la normativa, e successivamente, quando saranno ultimati i lavori e scelte quante cubature destinare all’una e all’altra parte, si darà in gestione l’edificio. “La vocazione della nostra amministrazione è quella della locazione degli edifici e quindi della loro valorizzazione e riqualificazione. È ovvio che tenere uno stabile in quelle condizioni non conviene nemmeno a noi” concludono dall’Eur Spa. Pare che non ci sia alcun mistero, quindi, dietro l’ex Picar. Attendiamo quindi la fine di quest’anno (e forse anche l’inizio del prossimo) per vedere cosa effettivamente succederà all’area.

Serena Savelli