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Eur: la protesta davanti ‘cratere’ dell’ex Velodromo Olimpico

Gli esponenti di Fdi promettono: “Mozioni e manifestazioni saranno all'ordine del giorno”

EUR – Quello che resta dell’ex Velodromo dell’Eur, ideato e costruito per le Olimpiadi del 1960, non è altro che un cratere. Caduto in disuso, nel 2008 è stato fatto implodere, liberando una densa nube sul quadrante che, per anni, è stata al centro di un serrato scontro legale sulla dispersione di amianto. Da allora quello che resta dell’area è uno spazio inutilizzato, che una recente iniziativa di Fdi vuole riportare all’attenzione del pubblico.

IL SIT-IN – Il 9 dicembre gli esponenti di Fdi si sono dati appuntamento per un sit-in davanti l’ingresso dell’ex Velodromo. All’iniziativa erano presenti il Consigliere Capitolino Andrea De Priamo e il Coordinatore del Municipio IX Fabrizio Busnengo. Tra gli altri hanno partecipato anche il Capogruppo in Campidoglio Fabrizio Ghera, i consiglieri municipali Maurizio Cuoci e Simone e Sordini ed i dirigenti Chiara Colosimo e Federico Rocca. “Stamane abbiamo messo la prima pietra di un lungo percorso, una battaglia per la riqualificazione dell’ex Velodromo all’Eur, struttura in disuso da decenni ma di cui a nessuna amministrazione pare interessare – hanno dichiarato da Fdi in una nota – Figuriamoci quella Raggi, che non ha alcuna idea delle priorità della città di Roma e dei territori. No al cemento e Si all’area sport e tempo libero per i romani. Interrogazioni, mozioni e manifestazioni come quella di stamane saranno all’ordine del giorno. Finché non ci verranno date risposte da queste giunte pentastellate, comunale e municipale, ormai assenti ingiustificate, e dall’Eur spa”.

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I PRECEDENTI PROGETTI – Sull’area in passato sono stati proposti diversi progetti che però non hanno avuto fino ad oggi alcun seguito. Partendo dal periodo della giunta Veltroni, l’idea era quella di realizzare la ‘Città dell’acqua’, possibilità successivamente ripresa in parte dall’allora AD di Eur Spa, Pierluigi Borghini, il quale aveva proposto la realizzazione di un ‘laghetto dei cigni’. Durante il periodo di Alemanno si era parlato di un progetto urbanistico particolarmente impattante, a più riprese criticato anche dal centro destra. Allora si parlò di tre diversi grattaceli, il più alto dei quali avrebbe raggiunto i cento metri d’altezza. Poi il progetto del 2009, 12mila mq circa di verde e 20mila mq di edilizia residenziale, più 5mila mq per commerciale e residenziale. Ma anche su questo progetto tutto sembra tacere. Naturalmente da parte di Eur Spa l’intenzione potrebbe essere quella di utilizzare questa importante area per far cassa e rientrare delle molte spese affrontate sui cantieri dell’Eur.

LeMa