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Filobus Eur Tor de’ Cenci: siamo ad un terzo dell’opera

Il corridoio della mobilità si farà ma cittadini e comitati di quartiere non condividono pienamente le scelte delle istituzioni.


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Il mese scorso abbiamo parlato della realizzazione del corridoio della mobilità Laurentina-Tor Pagnotta. C’è un altro corridoio nel Municipio XII di cui però si parla poco: quello che collegherà l’Eur a Tor de’ Cenci. Si tratta di un progetto ideato ancor prima del gemello di via Laurentina, su cui per anni si è dibattuto, una soluzione elaborata dalla precedente amministrazione comunale poi implementata dalla Giunta Alemanno in collaborazione con Roma Metropolitane. Eppure, nonostante la duplice paternità, il corridoio Eur-Tor de’ Cenci genera conflittualità, soprattutto in merito a due aspetti: la condivisione della scelta trasportistica con i cittadini e il rapporto costi-benefici. Il CdQ Tor de’Cenci-Spinaceto è stato il primo a incontrare il Presidente Calzetta, accompagnato dal delegato del Sindaco, Antonio Lucarelli. In quella occasione il CdQ ha espresso la propria contrarietà alla soluzione presentata, di cui fino ad allora, era rimasto all’oscuro. “La motivazione della ripresa del progetto – dice Guido Basso, Presidente del CdQ – è che è stato finanziato con fondi non altrimenti destinabili. Ragione per cui il progetto, che a noi risultava ancora in fase di studio, deve essere realizzato, pena la perdita dei fondi. Ma quel sistema di trasporto, che i rappresentanti dell’attuale amministrazione, a suo tempo, avevano avversato definendolo obsoleto e di devastante impatto ambientale, sembra essere una medicina più dannosa del male”. Abbiamo interrogato sullo stato di avanzamento dei lavori il Presidente Calzetta, che ha spiegato: “Stiamo già lavorando sul lato Laurentina; c’è la chiusura in atto della strada, stiamo a poco più di un terzo dei lavori”. Riguardo all’articolazione del tracciato il Presidente ha poi aggiunto: “Con i fondi del filobus verrà realizzata una corsia protetta che da Torrino Mezzocammino arriverà all’Eur. Su questa tratta del corridoio possono passare anche gli autobus normali, evitando la congestione del traffico e abbreviando i collegamenti pubblici con l’Eur”. Si tratta dunque di realizzare una mezza dozzina di chilometri in sede elettrificata e protetta sulla Cristoforo Colombo, mentre il resto del quadrante, da Tor de’ Cenci a Decima, passando per Spinaceto, Casal Brunori, Mostacciano e il Torrino, avranno una sede promiscua, non elettrificata. “Per il quadrante Tor de’ Cenci per anni si è parlato di realizzarvi il filobus- ammette Calzetta – ma non è stato mai fatto perché include zone già consolidate e quindi non è possibile intervenire togliendo parcheggi e giardini”. E commenta: “Il mio pensiero, che ho espresso anche a Roma Metropolitane, è che la priorità nella realizzazione sia la corsia protetta da Mezzocammino all’Eur, che può agevolare tutti gli autobus che, viaggiando su corsia protetta, saranno più rapidi, migliorando il servizio anche di tutte le linee che raggiungono piazzale dell’Agricoltura”. E Tor de’ Cenci, Spinaceto, Casal Brunori? “Ci sono lavori – spiega Calzetta – già previsti, come la corsia preferenziale da Mezzocammino all’Eur o il parcheggio a Mostacciano. Poi ce ne sono altri che possono essere modificati nell’assestamento di bilancio di novembre. Penso soprattutto ai fondi non utilizzati, 1,5 mln di euro, utili per realizzare il prolungamento di via del Risaro, finanziamenti che possono essere sbloccati per fare, ad esempio, la rotonda su via Alfonsine, una strada che, mettendo in comunicazione via di Mezzocammino con la Colombo, è sempre congestionata; o anche il tronchetto che si trova nel Punto Verde Qualità di Casal Brunori, per cui già abbiamo tutte le autorizzazioni. A breve organizzeremo un altro incontro con i cittadini, cui vorrei partecipasse anche Alemanno”. All’auspicio di Calzetta si è unito quello di Gino Alleori, Consigliere Pdl al Municipio XII, che ha dichiarato: “Spero che i tempi di realizzazione vengano rispettati affinché la popolazione non risenta della durata eccessiva dei lavori e possa usufruire il prima possibile di un servizio strategico per il territorio” Ma i cittadini impegnati nei comitati hanno molte perplessità a riguardo, anche sull’eventuale incontro con il Sindaco che, per alcuni, arriverebbe tardi. Il CdQ di Casal Brunori, nella persona di Filippo Cioffi, ammonisce: “Denunciamo la totale assenza di ‘partecipazione attiva’ sulle scelte operate, che interesseranno la mobilità dell’intero quadrante. Sono stati ignorati tutti gli obblighi legislativi imposti alle amministrazioni locali per consentire una concreta e collaborativa partecipazione dei cittadini e delle realtà associative locali alle scelte operate sul proprio territorio”. “Abbiamo sostenuto fin dal primo momento il progetto – raccontano – anche se ritenevamo opportuno e possibile perseguire soluzioni alternative più valide per una mobilità sostenibile, a vantaggio di tutti i cittadini. È per questo che, nell’estate 2008, il CdQ accolse con molta preoccupazione e perplessità la decisione dell’Amministrazione comunale di cancellare il corridoio della mobilità Eur-Tor de’ Cenci”. E concludono con una precisazione che suona come un’accusa: “L’intero tracciato del progetto è stato completamente rivisto e svuotato nei suoi elementi essenziali, come la realizzazione di corsie protette per l’intero percorso, a causa dello spostamento di consistenti investimenti a favore del corridoio della mobilità Laurentina-Tor Pagnotta-Trigoria.”. Una posizione che sottolinea una conclusione: non c’è stato il dovuto coinvolgimento. A insistere su questo punto è anche Andrea Santoro (Pd), Consigliere del XII Municipio, che pone poi una questione decisiva: “Se saranno confermate queste varianti i 160 milioni di euro previsti per realizzare i due corridoi per cosa verranno utilizzati? Qualora non si realizzassero più le sedi protette su Spinaceto, Tor de Cenci e Casal Brunori, le ramificazioni sul Torrino e il corridoio protetto nel tratto da via dell’Umanesimo alla metro Laurentina, si potrà conoscere la destinazione di questi fondi o bisognerà arrivare a fare una denuncia alla Corte dei Conti?”. Il Consigliere evidenzia anche diverse perplessità sulla funzionalità dell’opera: “La capacità trasportistica di un mezzo in promiscuo da Casal Brunori a Tor de’ Cenci sarebbe drammaticamente annullata: perché un cittadino dovrebbe prendere un autobus per restare bloccato nel traffico di quelle aree? Non c’è nessun vantaggio per i cittadini, nessun incentivo. Si è passati dai 20 km in sede protetta previsti dalla precedente amministrazione agli attuali 4 o 5”. E annuncia una mobilitazione: “Il 16 novembre faremo una manifestazione con cui denunciare la condizione in cui versano i due progetti della mobilità”. In definitiva le modifiche, rispetto al progetto originario, ci sono, che siano funzionali o meno è da chiarire. Come anche da chiarire sono le migliorie, sul piano della mobilità, che si vogliono affiancare al corridoio. Magari l’occasione utile sarà l’incontro con Alemanno che il Presidente Calzetta sta organizzando. Sempre che non sia tardivo parlare di un’opera già arrivata a buon punto.

Fabio Grilli