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Francobolli e telegrafi al centro dell’Eur

La storia delle telecomunicazioni nei secoli raccontata dal Museo delle Poste
Situato nel cuore dell’Eur, a pochi passi dal Laghetto e dalla zona commerciale, il Museo delle Poste e Telecomunicazioni, gestito dalle Poste Italiane e dal Ministero delle Poste e Telegrafi, si rivela una piacevole sorpresa per tutti gli appassionati dell’argomento e, perché no, anche per i semplici curiosi. Con i suoi 4000 mq di superficie, il museo raccoglie un’ampia selezione di oggetti relativi alla storia delle telecomunicazioni che spaziano dai classici francobolli fino al telegrafo e alle sue più moderne evoluzioni, radio, televisione e computer. La collezione permanente del museo è suddivisa in 7 aree tematiche che permettono al visitatore di orientarsi più facilmente tra curiosi strumenti d’epoca come il fornetto di disinfezione della corrispondenza usato nel XVII secolo durante le epidemie di peste, antiche buche di impostazione scolpite in marmo travertino con lettere e cartoline antiche. Entrando nel museo ci si troverà di fronte alla ricostruzione di un vero e proprio ufficio postale di fine 800 con relativa rimessa della diligenza, arredato con mobili originali autentici di pregevole fattura, nonché da cimeli e documenti storici di epoche varie. Passando tra i primi apparati trasmettitori in codice “Morse”, la fedele riproduzione del primo telegrafo senza fili di Marconi, l’elaboratore Elea 9003 progettato da Fermi e antenato dei nostri moderni computer, si giungerà fino al telefono di Meucci e ai primi apparecchi radio. Un’apposita sezione è poi dedicata al panfilo Elettra – il laboratorio galleggiante di Guglielmo Marconi – in cui è stata ricostruita la cabina radiotelegrafica all’interno della quale sono stati collocati gli apparati originali scampati miracolosamente agli eventi bellici e poi donati al museo dalla figlia di Marconi stessa. Un percorso, insomma, che copre tutte ma proprio tutte le tappe della telecomunicazione, dai tempi antichi fino ad oggi, senza tralasciare nemmeno un francobollo. Un tuffo nella storia che ci fa sorridere di stupore osservando quali e quanti passi l’uomo ha dovuto fare per arrivare a quello che oggi è il semplice “click” dell’invio di una mail. Per ottenere lo stesso risultato 100 anni fa servivano complicati macchinari che oggi hanno un aspetto un po’ desueto e arrugginito e la pazienza di prendere una penna in mano e cominciare a scrivere. È vero, lo sappiamo tutti, che la tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, ma è sempre una sorpresa tornare a vedere da dove siamo partiti. E chissà che a qualcuno, uscito dal museo, non venga di nuovo voglia di scrivere una lettera.

Informazioni:

Indirizzo: Viale Europa 160, Eur-Roma
Orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 9:00 alle 13:00, solo previa prenotazione
Telefono: 06/54442361 – 06/54442045
E-mail: museostorico@comunicazioni.it.
www.poste.it/azienda/storia/percorsi/home.shtml

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Claudia Pierucci