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Il Progetto #Michela incontra i cittadini

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Non mancano le perplessità sullo zoning, mentre il Municipio spera di concludere l’iter entro la fine dell’anno

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L’ASSEMBLEA PUBBLICA – Nell’incontro con la cittadinanza del 5 novembre il Presidente del Municipio IX, Andrea Santoro, oltre a presentare la campagna di sensibilizzazione ‘Prostituzione: Mai più così’ alla quale partecipano alcuni presidenti dei Cdq del territorio, ha introdotto ai cittadini le linee generali alla base di #Michela. In primis l’analisi del fenomeno, che si concentra prevalentemente nel quartiere Eur con la prostituzione di tipo comunitario, mentre nelle zone più periferiche, lungo l’Ardeatina e la Laurentina, spesso le ragazze sono extra comunitarie e vivono le condizioni peggiori. L’analisi è stata costruita con l’ausilio dei dati in possesso del IX gruppo di Polizia Municipale ma, come spiegato dal Comandante Massimo Fanelli, questi dati non hanno rilevanza statistica, in quando legati alle sole segnalazioni pervenute con il controllo sul territorio. 

LA PARTECIPAZIONE – Nell’assemblea pubblica anche i cittadini hanno avuto modo di esprimere la loro posizione. Qualche manifestazione di vicinanza al progetto c’è sicuramente stata, ma molte sono le critiche e le perplessità. Da chi non si rassegna al fatto che l’Eur possa rappresentare l’idea di ‘quartiere a luci rosse’, fino a chi pensava, in quella sede, di discutere su specifiche strade e quartieri. Molte poi le perplessità sulla reale efficacia di quest’azione, soprattutto nella mancanza di un riscontro legislativo in merito. L’assenza di quadro normativo di riferimento, rende sicuramente complessa l’attuazione del Progetto #Michela, anche a causa della definanziamento di altri programmi sociali come il Servizio Roxanne.

I COSTI E LE RISORSE PER IL PROGETTO – Sulla questione dei costi e delle forze necessarie al funzionamento del progetto, il Presidente Santoro ha sottolineato l’importanza di un coordinamento: “Stiamo valutando anche con il Gabinetto del Sindaco le risorse disponibili, intanto dalla ASL ci hanno consigliato di attivare delle risorse regionali. Le necessità sono legate a cosa vogliamo mettere in campo”. Al momento sul territorio sarebbero infatti presenti soltanto 222 unità della Polizia Locale: “Non è sufficiente, bisognerà far fronte alle minori disponibilità coordinandoci”. Motivo per il quale alle riunione preliminare sul Progetto era presente anche il Vice Prefetto di Roma, Giovanni Todini, che ha assicurato la disponibilità della Prefettura al coordinamento. 

LE CRITICHE AL PROGETTO – L’opposizione municipale dal canto suo è molto critica su questa iniziativa: “Lo zoning non risolve problema della prostituzione anzi, cerca di normare l’illegalità – dichiara Massimiliano De Juliis, Capogruppo Fi – Vuole mettere i Vigili a controllare le aree dove il racket possa fare affari indisturbato. In tutto questo non capiamo dove troverà le risorse. Perché non le ha trovate quando chiedevamo maggiori controlli per l’Eur?”. Anche Maurizio Cuoci, portavoce di FdI-An in IX Municipio, ha affermato che: “L’unica differenza rispetto ad oggi è che sarà il Municipio a decidere sotto casa di chi mandare le prostitute. Santoro sostiene di aspirare a risolvere il problema dell’Eur ma allo stesso tempo non vuole designare zone in estrema periferia – aggiunge – Quali saranno quindi i quartieri interessati? Forse Tre Fontane, giusto per fare un “regalo” al comitato Paraolimpico?”.

L’ITER DEL PROGETTO – Ad oggi non esiste ancora l’indicazione precisa sulle soluzioni da mettere in campo per arginare il fenomeno della prostituzione del Municipio IX. Sicuramente nei prossimi mesi assisteremo a nuovi incontri con la cittadinanza per analizzare nello specifico le aree e le azioni da intraprendere. La strada per veder funzionare il Progetto #Michela sembra ancora lunga: “Vorrei consegnare al Sindaco questo lavoro entro fine anno, per poi capire quali siano gli strumenti attuativi migliori. Spero – conclude Santoro – che il 2015 sia l’anno in cui liberiamo L’Eur dalla prostituzione, per poi passare all’abusivismo”.

Leonardo Mancini